“Salvate i bambini dal siero”, i no vax all’assalto della scuola di Castiglione

CASTIGLIONE – Castiglione “No siero sperimentale. Salvate i bambini”. E a fianco, a mo’ di firma, il simbolo di “ViVi”, il gruppo di fanatici no vax, no mask e negazionisti del Covid che, diffusosi in tutt’Italia tramite i social network, di recente è finito al centro di un’inchiesta giudiziaria della procura di Genova. Le scritte, tracciate con lo spray rosso, sono apparse nella notte tra martedì ieri sul marciapiedi e sul muretto di recinzione della scuola media Don Milani e dell’elementare San Pietro di via Lonato.
L’episodio è stato scoperto ieri mattina presto dalla custode della scuola, che uscita verso le 7.30 ha notato con stupore come le scritte, assenti la sera prima, fossero state tracciate nel corso della notte. La custode ha già segnalato l’episodio all’ufficio tecnico del Comune, che già già oggi potrebbe decidere di procedere con una denuncia almeno per l’imbrattamento di luoghi pubblici come il marciapiedi e il muretto di recinzione della scuola. Giusto di fronte all’ingresso della scuola, dove sono state tracciate le scritte, si trova tra l’altro una telecamera di videosorveglianza le cui riprese potrebbero tornare utili in caso di denuncia.
Il punto dove si è verificato l’episodio non è per nulla casuale. Anzitutto infatti all’interno delle pertinenze della scuola si trova la palestra Caglio, dove fino ad alcune settimane fa, dallo scorso marzo, è rimasto attivo l’hub vaccinale di Castiglione. Hub vaccinale che, tra l’altro, verrà riaperto tra fine anno e inizio 2022. In secondo luogo, l’area dove sono state tracciate le scritte no vax si trova appunto di fronte ad una scuola media: pare abbastana chiaro il collegamento con la recente autorizzazione da parte di Aifa alla vaccinazione con Pfizer dei bambini nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni.
«È incivile e diseducativo – commenta il sindaco Enrico Volpi – il gesto perpetrato davanti alle scuole elementari. Incivile perché prodotto ai danni del patrimonio pubblico, diseducativo perché eseguito in un luogo frequentato da bambini e famiglie. Un messaggio sbagliato e senza fondamento che qualifica chi lo ha realizzato. È dimostrato che la vaccinazione è l’unica arma a disposizione per ridurre gli effetti della malattia e abbattere il contagio. Proprio la sperimentazione attesta che con la vaccinazione possiamo salvare i bambini e i loro nonni. Non certamente con lo scetticismo, i complottismi e la disinformazione da social network».