SUZZARA La crisi dei componenti non vede alcuna luce in fondo al tunnel: la direzione aziendale della Iveco di Suzzara ha comunicato alle organizzazioni sindacali che dal 21 al 29 luglio prossimi saranno osservati sette giorni di cassa integrazione ordinaria. Sette giorni che, sommandosi a weekend del 23 e del 24 e del 30 e 31 luglio (al sabato e alla domenica, come noto, lo stabilimento è chiuso) comporteranno 11 giorni di chiusura complessiva. Prima di agosto dove, è altrettanto noto, è prevista la chiusura estiva. De facto si tratta di una amara ammissione che la crisi dei componenti sta attanagliando in modo davvero pesante il settore dell’automotive: la notizia della comunicazione ai sindacati è stata confermata ieri anche da Umberto Colella di Ecas-Effetto Colella e rappresenta un ulteriore capitolo “ne – ro” in una situazione che definire kafkiana è un eufemismo. Lo stabilimento Iveco di Suzzara non ha problemi nè di produzione nè di ordinativi ma la penuria di semiconduttori (prodotti soprattutto a Shanghai in Cina) per le centraline Pmc2, Md1, Nis e Dab impedisce l’immatricolazione di veicoli già venduti. Le chiusure legate alla Cigo dovrebbero quindi, nelle speranze dell’azienda, permettere di decongestionare i magazzini, immettendo sul mercato i veicoli già pronti. Ma è chiaro che il problema resta, e l’assenza di correttivi da parte del Governo centrale preoccupa ulteriormente sindacati e l’intero mondo dell’automotive.