Trecentomila euro per la conca del Bertazzolo come futuro anfiteatro

RONCOFERRARO – La sua particolare conformazione a emiciclo aveva da tempo fatto pensare che quell’area verde ai piedi delle antiche chiuse di Governolo potesse prestarsi ad accogliere eventi culturali all’aperto.
Ebbene, un passo in avanti decisivo è stato compiuto l’altra sera in consiglio a Roncoferraro, con l’approvazione della convenzione con il Comune di Bagnolo San Vito e il Parco del Mincio per l’attuazione del progetto che prevede la realizzazione di un anfiteatro con palco e gradinate.
E la “caccia” ai fondi è già cominciata. «Insieme a Bagnolo (individuato come ente capofila dell’accordo, ndr) – spiega il sindaco di Roncoferraro  Sergio Rossi  – si è convenuto sulla necessità di riconoscere l’importanza e il valore storico-naturalistico del complesso idraulico di Governolo, con un progetto sicuramente ambizioso dove la cultura risulti centrale.
Con la stipula dell’atto si è provveduto a regolare i reciproci rapporti tra i due Comuni, anche in merito all’eventuale candidatura dell’intervento a bandi di finanziamento pubblico promossi da enti, società e fondazioni bancarie». Pertanto il progetto – la stima è di 300mila euro – permetterà di restituire alla fruizione della cittadinanza un luogo di grande potenzialità dal punto di vista architettonico e paesaggistico nel contesto paesano ma anche la particolare potenzialità in ragione di ampi spazi a disposizione.
L’intervento consentirà inoltre di rendere attrattiva l’area anche durante le ore serali, dando un importante contributo al processo di rivitalizzazione dell’ampia area verde sistemata a parco in mezzo alla quale rimane l’antico “sostegno”, testimone dell’importante ruolo ricoperto nei secoli quale cardine dell’intero sistema idraulico della città di Mantova.
Il complesso è costituito da un sostegno a due bocche la cui chiusura era attuata da panconature metalliche, manovrate da un carro ponte, ancora in sede e protetto da una copertura metallica. Il sostegno, a monte e a valle delle porte, era dotato di gargami per l’inserimento di palancole, che ne consentivano la completa chiusura ed il prosciugamento in caso di necessità.
«La realizzazione di una nuova struttura a servizio delle attività artistiche e culturali del territorio (assolutamente non invasiva in quanto funzionale alle caratteristiche morfologiche del posto, ndr ) al fine di diffonderne la conoscenza e metterne in evidenza il valore identitario – osserva Rossi -, potrà stimolare la nascita e la crescita di circoli culturali e ricreativi, nonché la qualità dell’offerta al pubblico».

MATTEO VINCENZI