Una tomba per Felice Morbini, il benefattore che lasciò i suoi averi ai cittadini

CASALOLDO Il Comune di Casaloldo mantiene la sua promessa di riconoscenza nei confronti di Felice Morbini, l’indimenticato benefattore casaloldese, scomparso nel 1974, che devolvette i suoi risparmi in favore di “tutti i cittadini di Casaloldo, nessuno escluso, compresi i bambini”. Tutti i 2000 cittadini residenti a Casaloldo ricevettero alcuni anni dopo un assegno di 65.000 lire, all’epoca una cifra non indifferente. Felice, originariamente sepolto a Roma dove aveva vissuto e lavorato per buona parte della sua vita, era infatti stato tumulato nel cimitero di Casaloldo solo sul finire del 1975, su interessamento del suo caro amico sindaco Pietro Zaltieri, il quale fu poi il curatore testamentario. Morbini era già stato omaggiato dalle precedenti amministrazioni Comunali guidate da Patrizia Leorati con l’intitolazione di una via e pure della sala civica consiliare. L’attuale consiglio comunale di Casaloldo, all’unanimità, ha accolto nel 2016 la proposta avanzata dal gruppo di minoranza di riservare una tomba alle spoglie mortali del benefattore. Su suggerimento del vicesindaco Matteo Bastoni si posizionato il loculo nella parte più antica del cimitero, sul lato sinistro del vialetto centrale che conduce all’architrave sormontata dalla lapide che ricorda i caduti della Grande Guerra: Morbini era un reduce di quel conflitto. Sulla lapide marmorea sono state apposte sia la foto di Morbini che quella della mamma, signora Carmelina Bardini dato che le spoglie mortali della donna riposano assieme a quelle del figlio. Felice è stato omaggiato con la scritta “Con riconoscenza i Casaloldesi ricordano”, sotto la foto della mamma è stato riprodotto un biglietto scritto di pugno dallo stesso Morbini che recita: “Ciao mamma cara, un bacione”.