Villimpenta: finti carabinieri in casa, così derubano un 85enne

VILLIMPENTA Convinto con l’inganno da falsi carabinieri in borghese a farsi aprire la porta e a consegnare i soldi che teneva in casa. È la disavventura capitata martedì mattina, poco dopo le 10, ad un pensionato 85enne di Villimpenta, vittima di una vera e propria truffa a domicilio. I malviventi si sono presentati a casa della vittima, in via Vallano, sostenendo di dover eseguire una perquisizione perché certi che l’uomo possedesse delle banconote false. E per rendere tutto più credibile si sono spacciati per militari dell’Arma. «Banconote false? Ma è impossibile, perché dite così?», ha chiesto con comprensibile preoccupazione l’anziano. Domanda che non ha colto impreparati i due malfattori, persone che evidentemente conoscevano bene le sue abitudini: «Dopo alcune segnalazioni ricevute abbiamo ricostruito i suoi movimenti – gli hanno detto -: domenica al mercato ha pagato con una banconota falsa da 10 euro ad un banco di abbigliamento e poi ha fatto la stessa cosa al supermercato. La vittima, incredula per come quegli individui fossero a conoscenza dei suoi spostamenti, alla fine li ha fatti entrare in casa, dove era peraltro presente anche la compagna con cui vive. «Ci faccia vedere le banconote in suo possesso che dobbiamo controllare il numero di serie per vedere se sono false». Una richiesta a cui ingenuamente l’uomo acconsentiva, facendo però presente che tutti i soldi che aveva in casa li teneva in tasca: circa 700 euro, somma che comprendeva la pensione da poco ritirata e una parte accantonata per pagare la bolletta della luce». Ma mentre i truffatori si avviavano ad uscire dopo essersi fatti consegnare il bottino, la compagna dell’anziano si premurava di telefonare al supermercato e verificare se domenica avessero effettivamente denunciato il pagamento della spesa con soldi falsi. Alla risposta negativa dei titolari, la donna si metteva ad urlare: «Bugiardi, mascalzoni, non è vero niente. Ridateci i soldi». Troppo tardi, i due erano ormai risaliti in auto, e in un attimo hanno imboccato la provinciale 32 facendo perdere le loro tracce. Delle indagini si stanno occupando i carabinieri della stazione di Castel d’Ario, che hanno nuovamente esortato i cittadini a non aprire la porta di casa a sconosciuti. E nel dubbio l’invito è sempre quello di chiamare il 112.