Arriva un altro cane in famiglia: e ora?

Analizziamo oggi ciò che sta attorno all’arrivo di un nuovo elemento del branco.

È bene fare subito un paio di precisazioni:

inserimento di un cucciolo di cane senza particolari traumi o trascorsi turbolenti;

di come gestire la convivenza tra cane e gatto abbiamo già parlato il 17/02/2022, per ogni cosa riguardo inserimento di felini si faccia riferimento a quell’articolo;

un cane adulto presenta altre “criticità” rispetto a quelle analizzate, per motivi di spazio, in questa puntata;

è bene, come in ogni ambito, farsi seguire da un professionista preparato.

Per come la vedo io, la prima cosa che dobbiamo chiederci, PRIMA di adottare (acquistandolo da allevamento o facendo riferimento ad un canile o da un rescue specifico per ogni razza) è la seguente: per il cane o i cani già presenti in famiglia questo nuovo arrivo sarà un problema? Se si, è bene fermarsi. La nostra prima responsabilità è per gli animali che abbiamo attualmente in custodia.

Quando un nuovo membro della famiglia potrebbe essere un problema?

Nel caso in cui il nostro cane abbia delle problematiche: prima si risolvono le criticità del cane attualmente presente e poi si aggiungono nuove variabili (come può essere una nuova adozione). I cuccioli di cane (cosi come quelli di uomo) sono delle spugne; le prime cose che si imparano e sono più facilmente trasmissibili da un elemento all’altro sono le “cattive abitudini”; senza considerare i casi peggiori di aggressione da parte del cane adulto verso il cucciolo (meno rari di quello che ci si può immaginare). Dobbiamo fare il possibile che il nuovo membro della famiglia abbia una guida canina esemplare da seguire, questo ci semplificherà il lavoro;

Nel caso in cui abbiamo poco tempo: per semplicità prendiamo la casistica classica tale per cui al passaggio da 1 a 2 cani l’impegno (di tempo, di impegno ed economico) aumenta più che proporzionalmente;

Un nuovo cucciolo (o cane in generale) non deve essere preso per “fare compagnia” al nostro/i animale/i. Benché i cani siano animali sociali il loro punto di riferimento dobbiamo essere noi umani e, volutamente senza entrare troppo nel dettaglio, una nostra assenza non può essere compensata dalla presenza di un suo simile;

Andiamo ora a prendere in considerazione una serie di accorgimenti da mettere in atto affinché questo nuovo inserimento CONSAPEVOLE avvenga nel migliore dei modi. Come vedremo andremo a lavorare molto sul contesto / scenario; rimane fermo quanto già detto in passato sulla necessità di un corretto percorso educativo del cucciolo, indipendentemente dalla presenza di altri soggetti canini nella famiglia oggetto di questa trattazione.

Il cane “anziano” o comunque i cani già presenti hanno la priorità sul nuovo arrivato su “tutto”. Nella pratica: cibo, coccole all’arrivo a casa, giochi ecc;

È nostro ruolo impedire al cucciolo, di andare a infastidire gli altri membri del branco durante periodi particolarmente “critici”: il riposo, la consumazione del pasto, il gioco e le coccole con noi. In queste fasi è opportuno che, come leader (guida del branco cane) andiamo a gestire le iniziative e le risorse: vero ruolo e significato del “capo branco”;

Partendo dall’assunzione che ogni cane è un individuo dotato di sua personalità (cosi come noi umani) e quindi ogni generalizzazione va presa come una “linea guida” da riadattare al caso specifico ci sono delle indicazioni da poter dare per la costruzione di un branco il più possibile equilibrato, fermo restando la presenza di umani autorevoli (non autoritari, differenza determinante) e di una buona educazione dei vari membri:

Distanziare di almeno 2 anni l’ingresso di un nuovo membro; ergo la differenza di età tra un cane e l’altro sarà almeno di due anni;

Distanziare di almeno 4 anni l’ingresso di un pari sesso; ergo la differenza di età tra due maschi o tra due femmine sarà di almeno 4 anni;

Qual’è la ratio dietro a queste indicazioni? Maggiore età equivale, dovrebbe equivalere, a maggiori “esperienze di vita” / maturità del cane e quindi una capacità di “incassare” e “gestire” interazioni non “correttissime” da parte del cucciolo senza eccedere / perdere l’auto-controllo.

Come abbiamo già spiegato in di versi articoli precedenti (13/03/2022 e seguenti) i guardiani degli armenti e i grandi molossi in generale hanno un periodo di maturazione, specialmente caratteriale, più lungo degli altri cani, quindi queste date sopra “salterebbero” ma come detto si parla, per necessità di brevità di casi generici). Aggiungiamo anche che i rapporti tra pari-sesso siano tendenzialmente più complicati si farà in modo.

Anche in questo caso, i cani non si “regolano da soli” o meglio, l’eventuale risultato nella maggior parte dei casi non sarebbe certamente quello che vorremmo trovarci davanti.