Largo alla primavera. Molte nuvole (ma niente pioggia) sul fine settimana

MANTOVA E adesso largo alla primavera. Da ieri l’alta pressione delle Azzorre ha riportato la stagione sul binario giusto. Messa da parte l’ondata di freddo, l’Italia godrà sempre più degli effetti di una corrente occidentale molto più mite che sta già facendo aumentare le temperature (ieri 17 gradi). Da domani saremo tuttavia interessati dalla coda di una perturbazione che farà certamente aumentare le nubi dando vita ad una giornata prevalentemente nuvolosa e con deboli pioviggini nella notte su domenica, giornata che sarà ancora nuvolosa, pur con tendenza ad ampie schiarite nel pomeriggio e temperature sui 16 gradi. Da lunedì, infine, è previsto un nuovo acuto della primavera con tanto sole e temperature massime che mercoledì e giovedì prossimo raggiungeranno e supereranno l’asticella dei 20 gradi. È quindi già prevedibile una settimana santa ampiamente primaverile e con temperature superiori alla media del periodo. Un po’ di pioggia farebbe però comodo, anche per migliorare la qualità dell’aria. Ad oggi su Mantova non piove in misura significativa dallo scorso 10 febbraio. Da allora sono caduti solo fra 2 e 3 millimetri d’acqua sotto forma di veloci piovaschi. Un mese e mezzo di aridità ha già inaridito i terreni, anche per effetto dell’insolazione che in questo periodo inizia a farsi più sempre più intensa. La siccità tardo-invernale e dell’inizio di primavera sembra essere diventata una costante degli ultimi dieci anni. Anche l’anno scorso l’intero mese di marzo e quasi tutto il mese di aprile non videro cadere una sola goccia di pioggia in tutta la provincia. Il giorno 14 ci fu addirittura una bufera di polvere, evento rarissimo in Valpadana. Anche nel 2019, come pure nel 2018, per non parlare del 2017) tra gennaio e aprile tutta la Valpadana vide una situazione meteo di forte aridità, tanto che attorno alla metà di aprile non avevamo ancora raggiunto i 100 millimetri d’acqua caduta rispetto ai 200 della media. Simile per intensità era stata l’aridità della prima parte della primavera del 2012. Allora però aprile seppe bilanciare la siccità precedente con piogge abbondanti. Da questo punto di vista, il più lungo periodo trascorso in città senza alcuna forma di precipitazione è del resto proprio a cavallo tra l’inverno e la primavera. Nel 1997 per ben 95 giorni – dal 20 gennaio al 29 di aprile – non cadde sulla provincia una sola goccia di pioggia. Marzo non è tuttavia un mese piovoso. Per la statistica riceve infatti poco meno di 50 millimetri di pioggia.
Alessandro Azzoni