“Ottobrata” in atto. Bel fine settimana in vista: cielo sereno e temperature in aumento almeno fino a lunedì.

MANTOVA Retromarcia della stagione. È arrivata l’«ottobrata». Promessa dai modelli previsioni già dall’inizio della settimana, una vasta area di alta pressione subtropicale ha preso possesso da ieri di una buona parte del Mediterraneo e del sud dell’Europa garantendo una buona stabilizzazione del tempo e, da oggi, anche un buon aumento delle temperature. Già ieri pomeriggio le massime si sono portate di poco oltre i 20 gradi.
Sulla base di queste premesse, scontata, sotto la regia dell’anticiclone, sarà la presenza quasi indisturbata del sole almeno fino a lunedì prossimo compreso, pur tra molta foschia e con qualche nube bassa nella prima mattinata. Come altamente probabile sarà l’aumento delle temperature che da domani a lunedì si porteranno nel pomeriggio tra 22 e 23 gradi e localmente fino a 24° (tra 10 e 12 gradi nei valori minimi).
L’alta pressione rimarrà stabile sul Mediterraneo centrale per più giorni. Per questo la quantità delle polveri sottili aumenterà fino a portarsi alle soglie dei 50 microgrammi. Sarà in particolare l’aumento del freddo notturno ad appesantire la colonna d’aria creando i presupposti per il peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo.
Solo a partire da martedì l’alta pressione inizierà a spostarsi verso i Balcani sotto l’incalzare di un fronte perturbato occidentale. Tale figura sarà pilotata verso est da una bassa pressione insidiosa che prenderà posto tra la Francia e il Regno Unito. Proprio tra martedì e mercoledì tornerà un po’ di pioggia anche sul mantovano, al momento non quantificabile vista la distanza temporale.
L’andamento dell’autunno visto fino ad oggi è sostanzialmente regolare. L’anno scorso, al contrario, ottobre era stato molto più mite praticamente fino alle soglie di novembre. Anzi, si chiudeva il mese più caldo degli ultimi cent’anni almeno. La temperatura media mensile era stata in città di 16,6 gradi, più di 3 gradi oltre i valori statistici: se da un lato non erano stati raggiunti i picchi termici del 2011, quando nella prima decade il termometro raggiunse i 29 gradi, la temperatura diurna si era portata per la prima volta sotto i 20 gradi solo negli ultimissimi giorni del mese.
Al contrario, attorno alla metà ottobre può fare già piuttosto freddo. Proprio in questi giorni, nel 2016 diverse zone di pianura della provincia hanno visto lo 0° sui termometri nel corso della notte. Colpa di una pesante incursione di aria artica russa nel Mediterraneo, una delle più precoci mai osservate in questo periodo. La più massiccia, da questo punto di vista, fu quella dell’ottobre del 1997 con minime fino a -2° in campagna negli ultimi giorni del mese.
Al momento il bilancio delle precipitazioni cadute da gennaio è del tutto in linea con le medie: nel 2019 sono caduti fino ad oggi in città circa 600 millimetri d’acqua contro i quasi 620 previsti dalla media. Diversamente era andata in annate recenti come nel caso del 2017, quando la quantità di pioggia annua caduta era ad oggi di appena 370 millimetri, il 60% in meno rispetto alla media.
Alessandro Azzoni