Settimana variabile, ma il sole non mancherà

MANTOVA  Una blanda depressione occidentale che già ieri ha tinto il cielo di grigio porterà anche oggi un po’ di pioggia nel veronese. Da domani, però, largo alle schiarite con temperature gradevoli e prevalenza di sole per tutta la settimana.

L’alta pressione che ha protetto parte del weekend si è fatta ieri da parte – verso l’Europa balcanica – spinta ad est da un’area depressionaria che dalla Spagna ha lentamente investito l’Italia producendo fenomeni soprattutto sul lato tirrenico. Agirà sulla nostra Penisola anche oggi; il mantovano ne sarà interessato tuttavia in modo marginale. La settimana inizierà quindi all’insegna del cielo coperto con qualche breve pioggia concentrata per lo più nel pomeriggio. Le temperature rimarranno stabili, con valori massimi attorno ai 20 gradi.

Lo spostamento della depressione aprirà la strada da domani ad ampie schiarite accompagnate da correnti occidentali miti. Tornerà quindi il sole e ne beneficeranno le temperature che grazie anche alle correnti più miti torneranno sui 24° nel pomeriggio.

La giornata di mercoledì non sarà altrettanto soleggiata. Il progressivo rafforzamento del vortice polare sull’Europa settentrionale e l’assenza di un forte anticiclone permetteranno ad un fronte freddo nord-atlantico di raggiungere il nord Italia. Provocherà un certo aumento delle nubi già in mattinata e qualche rovescio nel corso del pomeriggio, seguito da ventilazione sostenuta e da un parziale calo termico. Giovedì il cielo si rasserenerà rapidamente; farà fresco in mattinata, con minime attorno ai 10 gradi nei valori minimi, ma grazie al sole la temperatura avrà modo di salire rapidamente per portarsi attorno ai 23° nel pomeriggio. Anche venerdì, infine, il tempo rimarrà discreto, con prevalenza di sole e temperature pomeridiane attorno ai 23/24 gradi.

Nel frattempo, alle 9 e 50 minuti di questa mattina grazie all’equinozio entrerà ufficialmente in scena l’autunno astronomico. Ed anche il tempo delle prossime settimane sembra allinearsi alla prospettiva; vuol dire che in base alle indicazioni dei modelli previsionali la fine di settembre e l’inizio di ottobre non vedranno tempo più di tanto stabile né alcun colpo di coda significativo dell’estate. Manca infatti l’anticiclone africano e il collega delle Azzorre non sembra intenzionato a mettere piede stabilmente in Europa.

Anche quest’anno il vero problema dell’autunno sta nelle temperature eccessivamente alte del Mediterraneo, tuttora comprese fra 24 e 26 gradi. Il mancato raffreddamento delle acque potrebbe fornire moltissima energia ai vortici depressionari autunnali, rendendoli molto profondi e insidiosi. Uno di questi è responsabile dei micidiali nubifragi dell’alto Veneto della fine di ottobre dell’anno scorso, la peggiore ondata regionale di maltempo dal novembre 2010 (quando l’est veronese e buona parte della pianura veneta finirono sott’acqua). Altre volte il maltempo autunnale ebbe risvolti drammatici, come nel caso delle grandi alluvioni del 1966 e del 1951, entrambe causate da pericolose depressioni autunnali.

Alessandro Azzoni