Mi alleno e non dimagrisco, quante volte ho sentito questa affermazione che tra le altre cose per molte persone può diventare una vera e propria ossessione. In particolare in alcuni periodi dell’anno risulta veramente più faticoso perdere peso, ma spesso questo succede perché non si presta la giusta attenzione all’alimentazione e a come ci si allena. Cosa succede quindi al nostro organismo quando l’ago della bilancia non si sposta nonostante il nostro grande impegno nel bruciare calorie e ridurne la loro assunzione durante i pasti? Scopriamolo insieme.
Prima di tutto è necessario puntualizzare che un conto è dimagrire (ovvero ridurre la massa grassa senza riduzione, o comunque non significativa, della massa muscolare) e un conto è perder peso (ovvero ridurre il peso totale con perdita indistintamente di grasso e muscoli). L’attività fisica regolare accelera il metabolismo e brucia i grassi, ma accresce anche il tessuto muscolare: appunto per questo motivo a volte potreste avere la sensazione non solo di non dimagrire ma addirittura di star prendendo peso perché i muscoli, ormai dovrebbe essere risaputo, pesano più del grasso.
Inoltre, il dispendio energetico di un’attività costante ma moderata non è così rilevante come può sembrare, in media si tratta di 300 kcal circa a seduta, per tre sessioni a settimana. Possono esserci, poi, errori di esecuzione ad influire sul raggiungimento dei vostri risultati: magari ci si allena sempre con gli stessi esercizi o con carichi di lavoro insufficienti a ritmi troppo bass. Essere sempre seguiti da un professionista riguardo questo aspetto è sicuramente decisivo per raggiungere risultati duraturi. Infine, non mi stancherò mai di dirlo, fare solo sport non basta, se il resto del tempo si rimane prevalentemente seduti in ufficio o sul divano e non si adotta uno stile di vita più attivo, non sono le tre ore a settimana in palestra a fare davvero la differenza se non si ha la volontà di abbinare all’al lenamento una alimentazione sana e bilanciata. Se già avete riscontrato delle vostre mancanze nei punti che ho appena affrontato, con ogni probabilità ho già risposto alla vostra domanda. Se non è così e siete costanti con allenamento e dieta c’è anche una questione riguardante le cellule che è giusto che io tratti in questo articolo anche se in maniera molto semplificata. Questo aspetto spesso non viene calcolato quando si parla di difficoltà nel dimagrire, anche perché riguarda la nostra natura e spesso si tralascia ciò che compone il nostro corpo e come reagisce: dovete sapere che entro l’adolescenza viene definito il numero degli adipociti, le cellule incaricate di sintetizzare, accumulare e cedere lipidi. Questo numero rimane costante nell’organismo per tutta la vita, con nuove cellule dello stesso tipo che sostituiscono via via quelle che muoiono.
Ecco perché in alcuni casi è così difficile dimagrire. Viene anche definito il loro volume, che indica la quantità di materia grassa che la cellula riuscirà a contenere. Un adulto che, da giovane, abbia sviluppato un alto numero di adipociti, sarà soggetto a un probabile aumento della sua massa grassa e farà più fatica a contrastare questo accrescimento rispetto a una persona che in gioventù era più magra. Da ciò si comprende come sia importante una corretta educazione alimentare a partire già dall’infanzia (quando si struttura il numero degli adipociti), tenuto anche conto che certe abitudini (virtuose o sbagliate) si portano dietro per tutta la vita. Ci tenevo anche se in modo molto semplice a parlarvi di questa condizione visto l’allarme di obesità infantile in Italia. Nulla è irrimediabile ma come dice il detto… prevenire è meglio che curare.