Madre e figlioletta faccia a faccia con i ladri in fuga

Villimpenta

VILLIMPENTA Se l’epilogo sembra quello di una parodia cinematografica, la sfrontatezza mostrata dai protagonisti della vicenda potrebbe concorrere all’Oscar. In realtà che c’è poco da sorridere, perché stiamo parlando di una banda composta da malviventi di professione che nel tardo pomeriggio di mercoledì non ha esitato un istante a fare irruzione in una bifamiliare di via Don Viviani a Villimpenta per arraffare preziosi e oggetti di valore dopo aver messo a soqquadro ogni stanza. Il tutto è avvenuto davanti ad alcune donne rimaste incredule dalla scena, ma che tuttavia hanno trovato la forza di allertare il 112.
Sono le 18.40 quando nel quartiere posto tra via Bianchette e piazza Nassirya si ferma un’Audi familiare con i vetri oscurati. Subito scendono tre persone, tutte a volto scoperto e con un berretto sulla testa, che dopo un rapido sguardo in giro saltano il muretto dell’abitazione presa di mira e cominciano a sferrare calci e pugni contro una delle finestre, riuscendo infine ad entrare. Il rumore viene però udito da alcuni vicini e dai clienti di un’attività commerciale che corrono in strada per capire cosa sta succedendo. Ed è lì che si materializza la scena descritta sopra. I tre furfanti escono dalla finestra, buttano giù la rete che delimita la proprietà confinante e incrociano una mamma con la figlioletta che stavano uscendo per raggiungere il centro polivalente. Inutile dire che le due restano impietrite. «State tranquille, stiamo andando via», è stata la risposta dei tre.
Alla fine si è scoperto che la targa dell’Audi sulla quale viaggiavano i ladri (la stessa vettura era stata vista anche a Bonferraro di Sorgà, dove negli ultimi giorni sono stati segnalati almeno quattro furti), prontamente annotata dagli abitanti del quartiere che hanno assistito alla loro fuga, era clonata. Dopo i controlli dei carabinieri, giunti sul posto provenienti dalla stazione di Roncoferraro, si è scoperto che apparteneva ad una donna residente in provincia di Vicenza.
Matteo Vincenzi