Basket A2 maschile – Basciano (presidente Lnp): “Cercheremo di salvare la stagione”

Pietro Basciano
Pietro Basciano

MANTOVA Come tante squadre ferme per l’emergenza sanitaria, anche la Pompea Mantova, attraverso i suoi canali social, chiede ai propri tifosi di rispettare le direttive del Governo. «In questo momento di grande difficoltà, sia nelle nostre zone ed in generale in tutto il Paese, dobbiamo giocare una importantissima partita tutti insieme. L’Italia dovrà dimostrarsi una squadra forte, coesa e combattiva e riuscirà a vincere questa battaglia. Consigliamo a tutti di fare la propria parte e, ne siamo sicuri, torneremo presto ad esultare tutti insieme! FORZA MANTOVA, FORZA ITALIA! #gostings #iorestoacasa». Intanto ieri il presidente della Lnp Pietro Basciano (in foto) ha parlato della situazione attuale e degli scenari futuri. Lunedì ha partecipato al Consiglio Straordinario della Fip, in cui si è discusso dello stop di tutto il basket fino al 3 aprile. «Non vi erano altre soluzioni. Il contesto attuale non permette di andare oltre. In Consiglio Federale abbiamo espresso le richieste dei Club di Serie A2 e Serie B. Quindi proposto di sospendere fino al 3 aprile i campionati e valutare, in accordo con il Settore Agonistico nelle prossime 2-3 settimane, l’evolversi della situazione. Chiaramente abbiamo anche espresso le difficoltà di carattere tecnico-economico nelle quali i nostri Club stanno operando. E chiesto un forte intervento da parte della Fip. Siamo una realtà che racchiude al suo interno 91 Società e che di conseguenza, in una situazione di normale attività, vede la disputa di 45 gare in un weekend. Lo scenario muta continuamente. Per noi come per le Società. Che stanno sostenendo sacrifici enormi ed alle quali, in questo momento, vengono a mancare le certezze di una programmazione, pure fosse la più virtuosa. Ringrazio le Società ed i loro dirigenti per la grande collaborazione. Abbiamo cercato di ascoltare tutti. In una situazione in cui tutti chiedevano risposte e soluzioni, ma in un contesto in cui il Governo ha emesso quasi ogni giorno un Decreto o variazioni al Decreto. Cui ci siamo dovuti attenere modificando, in tempo reale con la FIP, tutti gli scenari Fino ad una certa data Lombardia, Veneto e Piemonte vivevano una realtà, che non era quella di Toscana, Lazio e Campania. E geograficamente parlando noi andiamo da Borgosesia a Palermo». A questo punto quando si ripartirà e come? «La prima scadenza per tutti è il 3 aprile, fissata da Coni e Fip. Non mi sento di dire per tornare in campo ma come data nella quale il Governo confida di vedere contenuta l’emergenza, valutando l’efficacia delle misure intraprese. Se lo scenario sarà questo, come tutti ci auguriamo, è ipotizzabile pensare ad una ripresa dell’attività nel giro di una settimana-dieci giorni, per dare tempo alle Società di calarsi nuovamente in un clima agonistico. Ma la prudenza è più che d’obbligo. Cercheremo di capire quante date resteranno a disposizione e conseguente possibilità di allungare la stagione nel mese di giugno, oltre le date già fissate, se le Società daranno disponibilità. E da lì capire se le formule di A2 e B possono essere salvaguardate: integralmente, parzialmente, o con necessarie revisioni. Qualunque scenario oggi non può essere realistico. Unica certezza è che si cercherà il più possibile di salvare la stagione, nel rispetto di ciò che finora ha espresso sul piano sportivo e degli investimenti già fatti dai Club».