Mantova Si chiude con tanto rammarico per il MantovAgricoltura gara-1 delle semifinali play off. Dopo una serata dai due volti, in cui le sangiorgine sono sprofondate fino al -24 salvo poi risorgere nel quarto quarto, Treviso espugna il PalaSguaitzer per 58 a 57. Una sconfitta bruciante per le ragazze di coach Logallo, che nell’ultimo possesso hanno avuto anche il pallone della vittoria, purtroppo vanificato da una difesa asfissiante.
Il match si apre con un primo quarto contratto per le padrone di casa, che trovano in Fusari l’unico sbocco offensivo efficace. Treviso, invece, punisce ripetutamente dall’arco con Stawicka, Peresson e Aijanen, allungando subito sul 3-9. Fiorotto prova a dare una scossa, ma Aijanen risponde ancora. Mantova reagisce con un mini-parziale di 6-0 che la riporta a ridosso (11-13), prima che Aghilarre e Ramò firmino il 14-16 alla prima sirena. Nel secondo parziale le sangiorgine pagano a caro prezzo l’imprecisione al tiro. Le venete partono con un 10-0 fulminante, propiziato in gran parte da Peresson, che trascina le sue sul +12. Solo Llorente riesce a sbloccare il punteggio mantovano, ma la NP continua a colpire e a consolidare il vantaggio. Le difese si fanno più aggressive, ma San Giorgio continua a litigare con il ferro, mentre le ospiti toccano il +17. Nel finale, Fusari mette a segno una tripla importante e Llorente, dalla lunetta, fissa il punteggio sul 22-35 all’intervallo lungo.
Il terzo quarto sembra chiudere i giochi: Treviso piazza un altro 11-0 di parziale, volando sul +24. Ma proprio nel momento più difficile, le virgiliane iniziano a risalire. Fietta rompe il digiuno con una tripla, seguita dai liberi di Llorente e soprattutto dalla bomba di Cremona che accende il pubblico di casa. Ancora Fietta firma la tripla del -13 (31-44), ma Stawicka frena l’entusiasmo. Le ospiti iniziano a perdere lucidità in attacco, ma Egwoh e Carraro fissano il 33-52 alla terza sirena. Nell’ultimo quarto Mantova cambia volto. Le maglie difensive si stringono, i palloni recuperati diventano ossigeno puro per costruire la rimonta. Dell’Olio suona la carica, Llorente e Ramò accorciano fino al -9 (45-54). Treviso fatica a trovare la via del canestro, mentre le sangiorgine aumentano i giri del motore: Fietta e Orazzo firmano il -3, prima che Egwoh provi a dare respiro alle sue con due punti da sotto. Ma la partita è riaperta, e Cremona sale ancora in cattedra: prima con un tiro dalla media, poi con la tripla del pareggio che fa esplodere il palazzetto (56-56). Nel finale è il gioco dei falli a decidere: Aijanen trova due punti pesanti, Orazzo risponde con un solo libero (57-58). San Giorgio ha l’ultimo possesso, ma la difesa trevigiana è impenetrabile. L’ultimo tiro non va, e la sirena sancisce una sconfitta amarissima, figlia però di una reazione d’orgoglio che tiene vivo l’onore e la serie. Che si sposta a Treviso per gara-2, in programma mercoledì (alle 19.30). Le sangiorgine dovranno cercare il colpo esterno per tornare al PalaSguaitzer e tenere vivo il sogno della finale









































