MANTOVA Puntare sui giovani: è questo il suggerimento di due società dilettantistiche mantovane come Castiglione e Sporting Club. Pur con accenti diversi, l’intenzione è quella di proseguire, ancora di più, su questa strada. «Dobbiamo puntare a far crescere i ragazzi dal punto di vista sportivo, ma anche umano – ha detto il presidente del Castiglione Andrea Laudini – in futuro sarà fondamentale puntare sui giovani sia per la funzione sociale che il calcio dilettanti riveste nelle comunità di appartenenza, sia per garantire la sostenibilità economica delle società stesse. Lavoriamo già in quest’ottica fin dal nostro insediamento: in futuro bisognerà ottimizzare i costi e almeno nell’immediato il mondo calcistico dovrà contare meno sulle sponsorizzazioni. Allevare i giovani e farli esordire in prima squadra, mettendo magari da parte i risultati immediati, è dunque fondamentale. Lo sport giovanile sarà uno dei motori della rinascita del Paese». «Noi siamo a favore di un impiego massiccio dei giovani, anche come obbligo nelle prime squadre, i calciatori saranno a “chilometri zero” – dice il vicepresidente dello Sporting Club Federico Salvetti -: nella prossima stagione i costi andranno tagliati per il calo fisiologico degli sponsor, e i giovani sono e resteranno il miglior investimento, per motivi etici e sociali. Ma serviranno anche politiche diverse: bisognerà ridurre il prezzo delle quote per i settori di base, perchè molti genitori dovranno tirare la cinghia, e vorremmo garantire comunque a tutti i ragazzi la possibilità di giocare. La Federazione ha già dimostrato sensibilità per ridurre i costi, servirebbero vantaggi fiscali per gli sponsor che vorranno continuare ad impegnarsi. Saranno anni duri, dovremo fare sacrifici, ma con una filosofia nuova ce la faremo».