Calcio dilettanti – Elezioni Crl: Tavecchio-Pasquali, inizia la sfida sui programmi

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Carlo Tavecchio

MANTOVA La corsa per la presidenza del Crl è entrata nel vivo con la presentazione delle squadre e dei programmi dei due candidati, il comasco  Carlo Tavecchio e il bresciano  Alberto Pasquali. L’Assemblea elettiva, come è noto, è in programma sabato 9 gennaio a Treviglio, ma domani è atteso il pronunciamento del Tribunale Federale riguardo la possibilità di votare anche online. Un’eventualità, questa, che potrebbe fare la differenza “moltiplicando” la partecipazione dei club allo scrutinio. Se, infatti, tanto per restare in casa nostra, i voti “in presenza” delle mantovane sarebbero ben pochi, i numeri online sarebbero decisamente più alti. Le società virgiliane hanno da subito appoggiato in maggioranza la candidatura di Pasquali, che naturalmente porta con sè anche il voto delle bresciane, ma il grande favorito per lo scranno del Crl resta il più “navigato” Tavecchio, che ha calato l’asso  Paola Rasori per spostare gli equilibri nella nostra provincia (domani alle 20.30 meeting su Zoom) e comunque ha l’appoggio di Delegazioni “pesanti” come Milano, Como e Bergamo.
La sensazione è che la sfida si giocherà proprio sull’appeal dei candidati, e dei rispettivi team, più che sui programmi, che del resto hanno molti punti in comune. Sia Tavecchio che Pasquali hanno promesso battaglia sulla riforma dello sport: «Fiscalità e abolizione del vincolo – dicono in coro – saranno problemi enormi, si rischia di mettere la parola fine al termine dilettantismo».
Per Tavecchio e la sua “Lombardia al centro” serve una nuova Legge Quadro sul mondo dilettantistico. «E’ necessario ridurre la burocrazia federale e della Lnd – si legge nel programma – vanno coinvolti gli enti territoriali, recuperato il peso politico della Lombardia, rivisti i contributi della mutualità riveniente dai diritti televisivi della Serie A, bisogna decentralizzare le quote di iscrizione e ristornare alle società i risparmi ottenuti dai costi non sostenuti nel periodo di stop forzato».
Pasquali, con lo slogan “Se non ora quando?”, promette la deduzione fiscale triennale del 150% del costo delle sponsorizzazioni e rilancia con il blocco delle quote per un anno e lo sviluppo di calcio femminile, calcio a 5 e paralimpico. Temi peraltro condivisi da Tavecchio, come la necessità di un maggiore coinvolgimento dei club su format e protocolli sanitari, politiche di marketing, interventi sull’impiantistica sportiva, formazione e campagne sociali per i giovani.