Calcio dilettanti – Emergenza coronavirus: la palla passa a Regione e Crl

Baretti, Rasori e Saccani

MANTOVA Il decreto del Governo pubblicato nella serata di ieri, che regola l’attività di contenimento del Coronavirus per la prossima settimana, lascia la possibilità di poter svolgere eventi sportivi a porte chiuse, fatta eccezione per le gare da disputare nella zona rossa e con squadre la cui sede ricade nell’ormai tristemente famoso focolaio del Lodigiano. Sarà dunque il Crl, questa mattina, a dover dare una risposta alle società partecipanti ai campionati delle categorie dilettantistiche. Vedremo, dunque, se prevarrà la volontà di provare a ricominciare, seppure senza pubblico, l’attività per non congestionare ulteriormente il calendario, o se si opterà per una soluzione di ulteriore prudenza, decidendo di rinviare le partite di un’altra settimana. La situazione non è di facile risoluzione, anche perchè molti sindaci ad oggi non hanno ancora autorizzato le proprie squadre ad allenarsi negli impianti di competenza, o hanno dato un’autorizzazione senza l’apertura degli spogliatoi. Facile comprendere come possa, dunque, essere difficoltosa una ripresa generalizzata delle partite già l’8 marzo. Di fatto, dunque, sarà Milano a dover gestire la patata bollente.
Il decreto infatti, così recita: «sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di orgni ordine e disciplina sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute d’allenamento, all’interno degli impianti sportivi utilizzati a porte chiuse nei comuni diversi da quelli all’allegato 1 (i dieci comuni in provincia di Lodi, più Vò in Veneto  ndr) del presente decreto. Come anticipato nell’intervista di ieri al Presidente del Crl Giuseppe Baretti, questa mattina il Comitato lombardo si riunirà per prendere una decisione definitiva su questa vicenda. Le società sono in attesa. Resta un grande punto interrogativo per quanto riguarda, invece, l’attività giovanile. Molte società hanno interrotto totalmente gli allenamenti in questi giorni (sempre per la questione spogliatoi). Col blocco totale dell’attività scolastica un rinvio dei giovani per un’altra settimana è molto più concreto.