Calcio dilettanti – Legge dello sport, disco verde dalla Figc. Ma le incognite per le società restano

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Roma Ormai non ci sono dubbi: l’approvazione delle modifiche alle Noif di ieri da parte della Figc, spiana la strada all’applicazione immediata (dal 1° luglio) della nuova legge dello sport. «Il lavoro svolto negli ultimi mesi, in sinergia con tutte le componenti, sui 48 articoli delle Noif interessati dalla riforma consentirà all’intero mondo calcistico, in particolare quello dilettantistico, di iniziare la nuova stagione sportiva con regole certe e aggiornate – afferma la Figc -. Il Consiglio ha dato delega al presidente federale, d’intesa con i presidenti delle componenti, per l’approvazione definitiva a valle dell’ultima riunione di rifinitura, meramente tecnica, sul testo definitivo, che si terrà mercoledì 28 giugno».
«E’ stato fatto un lavoro straordinario», ha dichiarato al termine del Consiglio il presidente federale Gabriele Gravina sottolineando che «l’impatto con il nuovo contratto di lavoro sportivo ha comportato la modifica di 48 articoli delle NOIF, una cosa mai avvenuta nella storia».
Fuori dai comunicati bisognerà poi capire al meglio, e lo sapremo solo nel prossimo futuro, quale sarà l’impatto reale sui bilanci delle società sportive dilettantistiche. C’è chi stima una media del -25% di introiti e un +10% di costi. La differenza che potrebbe finire per pesare sulle famiglie (quote attività di base, per esempio: ed è un allarme che lanciamo da tempo). Per ora, i comitati regionali hanno ottenuto l’assenza di oneri al di sotto dei 5mila euro di compenso, come ha ricordato il presidente del Crl Pedrazzini, ma i comitati sono preoccupati da aspetti come l’abolizione del vincolo sportivo e una definizione che si teme troppo rigida del “lavoro sportivo”, col rischio di sconquassare ulteriormente un mondo già provato dal Covid e che, almeno nella nostra provincia, inizia a faticare nel mantenere i numeri alla voce “società iscritte”. Il ministro Abodi promette un “atterraggio morbido”: nessuna sanzione nei primi sei mesi e massimo supporto alle società. Basteranno le rassicurazioni?