Calcio dilettanti – Paola Rasori: “Situazione caotica, ma è presto per gettare la spugna”

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Mantova Il mondo dei dilettanti attende con trepidazione l’esito del Consiglio Direttivo Regionale della Lnd in programma lunedì. Le società dell’Area Nord, come si può leggere nella lettera qui a fianco, hanno chiesto delucidazioni riguardo il “personale medico” presso le società, citato dall’ultimo decreto del governo, circa la possibilità di svolgere allenamenti e attività ufficiale in sua assenza. Intanto cresce, di giorno in giorno, il partito del “chiudiamola qui”. Vuoi, appunto, per l’impossibilità di adeguarsi ai decreti governativi, ma anche perchè una ipotetica ripresa dei campionati dopo il 3 aprile costringerebbe tutti ad un autentico tour de force. E la nuova agenda, calendario alla mano, non consentirebbe di terminare la stagione entro i termini previsti.
Per disposizioni della Lnd, il campionato di Eccellenza, playoff regionali compresi, dovrebbe terminare il 24 maggio per poi iniziare gli spareggi nazionali il 31 e chiudere il cerchio il 14 giugno. Dalla Promozione in giù, la scadenza inderogabile è il 30 giugno, ma in questo caso le Delegazioni Regionali e Provinciali avrebbero carta bianca sul come portare a compimento i tornei.
Come dicevamo, i vertici federali dovranno comunque fare i conti con l’umore delle società, che non sanno più come comportarsi. Tanto per fare un esempio, il presidente del San Lazzaro, Angelo Valenza, proprio ieri «ha sospeso con effetto immediato, tutte le attività sportive – senza eccezione alcuna – all’aperto o al chiuso, dai più piccoli ai più grandi, fino a tutto il 15 marzo». Fino al 15, si badi bene, ovvero per tutto il periodo in cui anche le scuole sono chiuse. E proprio per allinearsi, il Crl per il momento ha prolungato la sospensione di tutti i campionati giovanili appunto fino a domenica 15. Mentre, riguardo ai dilettanti, al momento sospesi fino all’8, si pronuncerà dopo il Consilgio di lunedì. «La situazione è caotica – spiega il vice presidente  Paola Rasori – e di sicuro, in questo momento, non è il calcio la priorità in Lombardia, così come in tutta Italia. Capisco le perplessità e lo scoramento dei nostri dirigenti di società, alle prese con decreti che sembrano scritti soltanto per i professionisti, ma adesso è un po’ presto per gettare la spugna. I tempi tecnici per portare a termine i campionati ci sarebbero ancora, ma è chiaro che prima dovremo vedere come evolverà la situazione legata al contagio e se, quindi, sarà possibile riprendere l’attività salvaguardando la salute e la sicurezza di tutti».