Calcio serie D – “Il Mantova è della città. Sarà un rush finale intenso”

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Il diesse del Mantova, Emanuele Righi

Mantova Metti un caffè con il ds  Emanuele Righi. Cosa può saltar fuori? Di tutto. La tematica emergente, e non può essere altrimenti, è il Mantova. Anche quando non scende in campo la squadra fa sempre parlare di sè. Negli ultimi anni in positivo sia dentro che fuori dal campo.
Dal suo insediamento la società di viale Te ha sempre cercato di andare incontro ai tifosi e di ritornare ad essere uno dei simboli più importanti della città. Il Mantova ieri è andato in gol un’altra volta con un’iniziativa lodevole. In questi giorni le cronache cittadine hanno riportato la notizia di un caso di Coronavirus al Bar Sociale, suscitando stupore a ansia da parte dei molti mantovani che frequentano ogni giorno lo storico locale di Piazza Cavallotti. E così la società ha deciso di dare un segnale di vicinanza organizzando una colazione speciale prima di scendere in campo per l’allenamento mattutino. «L’idea – spiega il ds biancorosso – è del nostro presidente  Ettore Masiello e del vice  Gianluca Pecchini, che come sempre hanno mostrato grande sensibilità verso la città in cui risiedono e di cui sono orgogliosi. La squadra ha raccolto l’invito, vuoi per le vicende legate al Covid 19, ma anche per dare un segnale a tutta la città di Mantova. Le limitazioni che impongono i cambiamenti della nostra vita non devono mettere in ginocchio una città e i suoi esercizi commerciali». L’allerta per il Coronavirus in un certo senso sta rallentando i ritmi di vita di molte zone del Paese. In ogni ambito. E alla fine anche i biancorossi sono stati costretti a rallentare il passo nel cammino verso la serie C. Si ripartirà, forse, il 22 marzo con la sfida al Progresso, probabilmente la prima gara di un calendario che sarà fitto d’impegni. «Non sono nessuno per giudicare decisioni che gente più competente di me ha preso. Credo che fermare il campionato sia stato giusto. Anche la squadra e la società stessa hanno preso con serenità questa decisione. Ci sono problematiche che vanno al di sopra del calcio giocato».
E’ vero, ci sono meno interessi economici in ballo, ma in questi momenti la salute e la sicurezza dei cittadini, atleti compresi devono essere al di sopra di tutto. «A livello nazionale, l’Lnd è la Lega che si è comportata meglio. A parte un paio di giorni di riflessione, mi pare che le cose siano molto chiare. Questo ci permette di programmare il lavoro in maniera ottimale. Ovviamente da parte nostra c’è grande voglia di prepararci al meglio per il rientro in campo e per il rush finale con 8-9 partite in un lasso di pochissime settimane. In tre partite si può vincere il campionato, ma lo si può anche rimettere in discussione».