Calcio dilettanti – Tavecchio: “Se si riparte, retrocessioni bloccate”

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Carlo Tavecchio

MANTOVA Ieri sera prima call del Crl per parlare di ripartenza. Protagoniste le società di Eccellenza: il presidente  Carlo Tavecchio ha presentato la situazione alle associate. «Abbiamo formulato delle ipotesi – ha spiegato -, che comunque dipendono dalla situazione sanitaria. Se la situazione migliorerà entro marzo, potremmo ipotizzare le date dei recuperi il 21 e 28 di quel mese, per riprendere il campionato il 3 aprile, con un solo girone d’andata da concludere a giugno». Tre i turni infrasettimanali previsti da questa proiezione. «In ogni caso – prosegue Tavecchio – se si giocherà mi impegnerò a bloccare le retrocessioni: dimezzando le partite, ovviamente, non sarebbe corretto operarle». Tavecchio fa un’altra promessa: «Mai più gironi da 18».
Per ripartire però i protocolli «dovranno essere adeguati a quelli della D (ovvero tamponi rapidi due volte a settimana ndr ) – osserva il presidente -. Ma è ovvio che si prevedono spese notevoli, sui 6-7000 euro». Per questo Tavecchio, che inconterà il governatore Fontana lunedì prossimo, chiederà alla Regione tamponi gratuiti per alleviare i costi a carico delle società.
Alcune compagini (poco meno della metà delle 54 iscritte, allo stato attuale, ieri è stata fatta una prima conta preliminare e si è evidenziata una spaccatura esattamente a metà tra chi vuole riprendere, 24, e chi no, 26) hanno chiesto di ripartire, e prende corpo l’idea di un nuovo girone (o due, in base alle adesioni) composto esclusivamente dalle società che vogliano effettivamente ricominciare. Questo permetterebbe di mantenere i posti garantiti in D per le lombarde (tre certi, più eventuali ripescaggi). «Un’idea del genere, da attuare – spiega Tavecchio -, sarebbe come scalare una montagna». Il 5 febbraio, nel consiglio della Lnd, si capirà di più sulle volontà delle varie regioni in merito ad una effettiva ripartenza. Una prospettiva riguardante un cambio di format in corsa è complicata da concretizzare, se non altro per motivi regolamentari.
Diverse anche le società fermamente contrarie ad una ripartenza: tra queste la nostra Governolese, che col diesse Tinazzo ribadisce la propria opposizione, come già dichiarato in precedenza dal vicepresidente Bronzatti. A favore del restart del 2020/2021, invece, il patron del Castiglione Laudini, contrario però ad un blocco delle retrocessioni: «falserebbe il campionato».