Roncoferraro E’ la vigilia del big match contro la capolista per il Casalmartino. Le “vipere”, dopo aver subìto la prima sconfitta in campionato a Varese, hanno ripreso a correre con il 3-1 rifilato domenica scorsa al fanalino Villa Valle. E si presentano alla sfida di domani col Lesmo (in testa a punteggio pieno) da seconde in classifica, a meno 5. «Eravamo ancora sottotono – afferma capitan Aurora Mantovani riguardo all’ultima partita – ma l’importante era portare a casa i tre punti che servivano come l’aria per rimanere agganciate al Lesmo. Purtroppo abbiamo perso per strada qualche punticino in questa prima fase, ma cerchiamo sempre di dare il meglio». «Non abbiamo avuto un approccio perfetto – prosegue – ci può anche stare viste le due settimane di fuoco che abbiamo passato tra Coppa e Campionato. Stanchezza fisica e mentale ci avevano penalizzate, questa vittoria è servita per rimetterci in sesto».
E domani, come detto, si va in casa della capolista Lesmo. «Sarà una gara tosta – avverte Aurora – la stiamo preparando bene ed il mister ci tiene sempre su di giri. Speriamo che vada tutto bene perché abbiamo voglia di accorciare le distanze e portarci a casa i tre punti». La fascia al braccio ha sempre un peso. «Per me è simbolo di orgoglio e fiducia. La società è presente e seria, la squadra è costituita da elementi giovani e forti. Io ho solo aggiunto un pizzico di esperienza, visti i tre diversi campionati disputati. Mi rende felice e sono contenta di essere parte di questa squadra perché prima di tutto siamo una grande famiglia». Tornando al campo, dopo una stagione tribolata, le rossoverdi quest’anno sognano in grande. «Questa estate le aspettative erano alte. Siamo seconde e penso che per il momento i propositi siano rispettati. Ovvio che abbiamo l’amaro in bocca per aver perso punti con Varese perché potevamo fare di più. Però, per come siamo classificate e stiamo lavorando, possiamo ritenerci più che soddisfatte. L’obiettivo è arrivare tra le prime tre, i conti quindi li faremo alla fine. Noi proveremo a vincerle tutte, ma se dovessimo finire seconde, nessun rimorso perché si è dato il massimo».
