Calcio Eccellenza – San Lazzaro-Casazza, il giudice omologa l’1-0

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MANTOVA Sul comunicato ufficiale di ieri della Lnd lombarda è comparsa la decisione del giudice sportivo relativamente al reclamo del Casazza, inerente la gara di Eccellenza col San Lazzaro del 20 gennaio scorso. La partita, come si ricorderà, era terminata 1-0. Sintetizziamo così l’accaduto. Nel finale del primo tempo (42’) l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore al Casazza: il tiro è andato a buon fine ma l’arbitro ha annullato la rete perché, secondo quanto il Casazza, attribuisce a presunte dichiarazioni dell’arbitro, il calciatore avrebbe interrotto la corsa durante l’esecuzione del penalty. La società ricorrente ha presentato una memoria scritta e anche un filmato (entrambe inammissibili: è un cardine della giustizia sportiva, fa fede esclusivamente il rapporto dell’arbitro), che poi la stessa società bergamasca ha messo in rete. Nel filmato si vede che il calciatore non interrompe la rincorsa durante l’esecuzione del penalty, ma si vede anche che un altro giocatore ospite è entrato in area prima dell’effettuazione del tiro. L’arbitro Pasculli di Como, consultato dal Giudice telefonicamente per un chiarimento, ha confermato la versione a referto, ossia che il giocatore Bellina, completata la rincorsa, compiva una finta irregolare, passibile dunque secondo la regola 14 comma 2, di annullamento del rigore. Il ricorso è stato dunque respinto. Il presidente mantovano  Angelo Valenza ha detto che «il San Lazzaro rispetta sempre le decisioni della giudicante, quali che siano». Deluso invece il Casazza, che nella serata di ieri ha diffuso un comunicato a firma del patron  Mattia Cambianica, che sintetizziamo: «La società Casazza è delusa dalla decisione di non accogliere il reclamo. Valuteremo se ricorrere al Tribunale Federale, dubito molto che quando ci sono errori arbitrali i nostri ricorsi vengano presi in considerazione. Vogliamo anche dichiarare che da oggi la nostra società non intende più partecipare alle riunioni organizzate dall’Aia. Pensavamo che di fronte ad un errore tecnico così grave (pur sapendo che i video amatoriali non vengono ammessi come prova) almeno ci fosse buon senso. E’ una sconfitta per noi, ma anche per tutte le società dilettantistiche, che subiscono l’arroganza della classe arbitrale, invece di ricevere collaborazione. Siamo una società che si allena 10 ore a settimana e si sacrifica per organizzare lunghe trasferte per cercare la salvezza, che per colpa di quel giovane arbitro potrebbe sfumare. Purtroppo è diventato il protagonista della domenica».