Calcio – La Lega Pro spalanca le porte alle “squadre B”. Mantova, ripescaggio più difficile

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Mantova In una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, ha parlato della situazione attuale in Lega Pro. Ovviamente si è parlato anche di riforme, tema in auge ormai da troppi anni, senza sviluppi concreti, al momento. «Come sta la Serie C? Due anni di pandemia hanno inflitto ferite che sanguinano ancora, ma il calcio ha avuto il potere di alleggerire il peso dei momenti bui. Figc a parte, il cui atteggiamento è stato commendevole, la Serie C è stata poco aiutata, eppure ha resistito e ha vinto la partita resilienza. Adesso c’è bisogno che tutte le componenti del calcio decidano di affrontare insieme le riforme necessarie e non è solo e soltanto una questione di numero di squadre partecipanti alla A, alla B e alla C. No, bisogna che a prevalere sia l’interesse collettivo».
Il numero uno della Lega Pro ha parlato anche delle seconde squadre, o squadre B dei club di Serie A. Dopo la fase di sperimentazione, la Juve sembra aver trovato vantaggi con questo progetto tecnico per i propri giovani. Tanto che anche altri club potrebbero seguirla, già dal prossimo anno. Su tutte l’Atalanta. E Marani sarebbe davvero molto contento: «La Serie C – ha proseguito – è il serbatoio naturale del nostro calcio, il campionato che ha formato Riva, Cabrini, Tardelli, Baggio, Materazzi, Grosso: deve diventare il campionato che esalta i settori giovanili, i vivai. La Juve con la seconda squadra ha fatto un grande lavoro: un modello di successo. Fagioli, Miretti, Barrenechea, Soulé, Barbieri, Iling-Junior: la società bianconera sta raccogliendo i frutti della sua lungimiranza». Apertura totale, quindi, e questo potrebbe minare la strada del ripescaggio per il Mantova.