Calcio Promozione – La carica di Piras: “Castellana, con i miei gol ti riporterò in alto”

Nicola Piras con Turini
Nicola Piras con Turini

CASTEL GOFFREDO Lo intercettiamo mentre sta per imbarcarsi per la Sardegna: «Dopo il periodo che abbiamo passato – dice – non vedo l’ora di andarmene in vacanza. E, una volta tornato, di rimettermi gli scarpini».  Nicola Piras, origini sarde ma bresciano di Flero, è mentalmente pronto per la sua terza avventura mantovana. Dopo i 6 mesi a Castel d’Ario e l’anno e mezzo a Governolo, vestirà la maglia della Castellana. Da lui fortemente voluta. «Avevo altre offerte (Sporting e Suzzara tra le altre,  ndr) – racconta – , ma quando si è fatta avanti la Castellana non ci ho pensato due volte. Scendere di categoria non mi pesa perchè vado in una società seria. Lo ha dimostrato nel corso degli anni. Penso che la Promozione le stia stretta. Del resto, in passato ha dimostrato di avere tutti i mezzi per ben figurare in categorie superiori. E poi c’è Cobelli, che da 2-3 anni mi “corteggia” e col quale, per un motivo o per l’altro, non sono mai riuscito a lavorare. Insomma dai, era nell’aria».
L’esperienza di Piras verrà utile ai biancazzurri. Nel suo curriculum ci sono Villafranca, Rodengo, Carpenenedolo, Darfo, Fidenza, Mapello, Lentigione, Sambonifacese, Montichiari, Vobarno, Iseo, Castegnato, oltre a Castel d’Ario e Governolese. «Eh sì – afferma – ne ho girate di squadre. Il mio obiettivo è mettere questo bagaglio a disposizione della Castellana. Secondo me ci sono tutti i presupposti per riportarla in alto. Ci proverò con i miei gol: i miei 9-10 a stagione li garantisco sempre, ma l’anno prossimo punto a superare questa quota». Sulle potenzialità della squadra, Nicola è ottimista: «I compagni di squadra saranno tutti nuovi per me – spiega – . Però qualcuno, come Napolano, lo conosco perchè ci siamo affrontati tante volte da avversari. Secondo me la squadra, non avendo cambiato molto, potrà dire la sua e frequentare l’alta classifica fin dalle prime partite. Già l’anno scorso, al momento dello stop, non era lontana dalla zona play off. Mi aspetto una bella annata».
Ce n’è bisogno, anche per dimenticare la disgraziata stagione 2019-2020. «Finchè si è giocato ero soddisfatto di come stavano andando le cose – rivela l’attaccante – . Anzi, secondo me, la Gove aveva tutte le carte in regola per qualificarsi ai play off. Poi è arrivato il Covid ed è stato davvero un brutto periodo. Io, fortunatamente, ho continuato a lavorare e non sono stato colpito negli affetti. Però non mi era mai capitato di stare lontano dal pallone per così tanto tempo e questo un po’ l’ho patito. Proprio per questo sono impaziente di ricominciare».