MANTOVA C’è sempre una prima volta. Quella di Matteo Gerbaudo è militare per due anni di fila nella stessa squadra. Non gli era mai accaduto, gli accadrà col Mantova. Di più: le stagioni consecutive in maglia biancorossa saranno addirittura quattro. Il centrocampista torinese, classe 1995, ha infatti rinnovato il contratto con l’Acm fino al 2024 (come recita la maglia personalizzata fatta preparare per l’occasione), con reciproca soddisfazione delle parti. Per lui, ieri nella sede di viale Te, le foto di rito col vicepresidente Gianluca Pecchini e le parole di stima del ds Alessandro Battisti. «Matteo – ha detto Battisti – ha dimostrato di avere tutte le qualità per diventare un “mattone” del Mantova del futuro. Oltre che un ottimo giocatore, è un ragazzo serio che ha fortemente voluto unirsi a noi per i prossimi anni. Come accaduto con Guccione, non è stato difficile convincerlo».
Visibilmente soddisfatto anche il calciatore: «Sono contento e onorato di poter vestire ancora questa maglia – spiega – . In effetti è il mio primo rinnovo, in passato ho sempre cambiato squadra da un anno all’altro. La continuità è molto importante. Ringrazio il direttore per le belle parole e ringrazio Setti, Masiello e Pecchini per aver puntato su di me. Cercherò di ricambiare la fiducia fin dal primo allenamento». Strano a dirsi, ma con i suoi 26 anni Gerbaudo è uno degli elementi più “anziani” della rosa: «È così – sorride – . Cercherò di far capire ai nuovi arrivati cos’è il Mantova e cosa significa indossare questa maglia. Bisogna impegnarsi al massimo, in ogni partita e in ogni allenamento».
Matteo era uno dei giocatori più stimati da Troise. Ora sulla panchina virgiliana siede Maurizio Lauro: «Non l’ho ancora conosciuto – dice – , ma spero di farlo già questa settimana. Ci aspetta una stagione difficile, come del resto sono tutte. Ma non bisogna aver paura di nessuno. Il decimo posto dello scorso anno ci ha dato fiducia e consapevolezza. Abbiamo perso qualche elemento, ma sono sicuro che i nuovi saranno all’altezza. Oltre a me, altri giocatori sono rimasti e questo è importante perchè ti consente di ripartire da una base. Tutti insieme proveremo a confermare, e se possibile migliorare, i risultati della scorsa stagione».
C’è un desiderio per la prossima stagione, che accomuna tutti: «Quello di non essere soli – afferma Gerbaudo – . Speriamo di rivedere i tifosi allo stadio. Ho avuto la fortuna di giocare in piazze calde come Foggia e Avellino, so perfettamente cosa può dare il tifo, specialmente nei momenti difficili. Noi stessi lo scorso anno abbiamo pagato l’assenza del pubblico: sono convinto che, con la spinta dei nostri sostenitori, qualche partita non l’avremmo persa. Appena sarà possibile li aspettiamo tutti al nostro seguito, in casa e fuori».