Calcio Serie D – Morgia sprona il Mantova: “Voglio di più”

Mantova È un  Massimo Morgia accigliato, quello che si presenta alla tradizionale chiacchierata del martedì con la stampa. Nulla di grave, si capisce. Ma c’è un dato, nell’analisi numerica di Caronnese-Mantova, che gli piace poco: «Per la prima volta – racconta – nel primo tempo siamo stati sotto nel possesso palla: 48% contro 52%. È vero che giocavamo contro una squadra forte. Però l’abbiamo fatta diventare ancora più forte. Nei primi 20 minuti non siamo stati abbastanza aggressivi». Insomma, il tecnico biancorosso non ritiene quella in terra varesina la miglior prova offerta finora dal suo Mantova. Anche se poi i numeri tornano a sorridere ad  Altinier  e compagni: nel secondo tempo, per dire, il possesso palla decolla al 61%, mentre i tiri in porta in totale sono 9 contro i 7 della Caronnese. «Penso che complessivamente abbiamo giocato un’ottima partita – chiarisce Morgia a scanso di equivoci – . Però non mi è piaciuto l’approccio. Voglio i ritmi del secondo tempo».
In effetti, anche nella gara precedente con la Virtus, il Mantova aveva iniziato alla chetichella, quando le partenze sprint erano state una costante del girone d’andata. «Significa che dobbiamo migliorare – taglia corto Morgia – . Può darsi che a Caronno il terreno in sintetico abbia inciso: mi ricordo che, quando allenavo a L’Aquila e a Sorrento e lo utilizzavamo, facevamo parecchi punti in casa e più fatica in trasferta. È una questione di abitudine. In ogni caso, dobbiamo lavorare per migliorare». Il mister va nel dettaglio e azzarda una spiegazione a prima vista sorprendente: «Non abbiamo ancora la consapevolezza di chi siamo – dice – . Stiamo tenendo una media stratosferica perchè abbiamo tanti giocatori forti. Ma sono convinto che possiamo fare due volte tanto. D’ora in avanti sarà fondamentale la tenuta mentale, ma ancor più il gioco. A questo dobbiamo pensare: a migliorare nella pressione, nella velocità, senza paura».
Non manca un accenno a due protagonisti del successo di Caronno:  Tosi e  Baniya. «Di Tosi mi è piaciuto che mentalmente non ha subìto alcuna pressione. Del resto, quando ho deciso di impiegarlo, ero perfettamente consapevole delle sue qualità. E non bisogna aver paura di lanciare i giovani meritevoli: io l’ho sempre fatto. Quanto a Baniya, ribadisco che ha i mezzi per giocare in categorie superiori ma deve ancora migliorare, restare più concentrato ed essere più “cattivo”».
Domenica arriva lo Scanzorosciate: «Non pensiamo che è penultimo in classifica – avverte il mister – . Dobbiamo esprimerci ai ritmi che sappiamo e che teniamo negli allenamenti, fin dal martedì». E sulla Coppa Italia che incombe (il 30 a Sanremo), Morgia conclude: «Rimane un obiettivo. La rosa ampia mi consente di affrontarla al meglio».