Calcio Serie C – Gli ex Pretto e Fincatti: “Attento Mantova: il Legnago se la giocherà”

Mario Pretto
Mario Pretto

LEGNAGO (Vr) Si avvicina Mantova-Legnago e si avvicina il ritorno di due ex dirigenti biancorossi al Martelli, stavolta da avversari:  Mario Pretto, dg degli anni d’oro con  Castagnaro e  Lori; e  Sergio Fincatti, punto di riferimento in anni più recenti e tribolati. Entrambi promettono un Legnago battagliero. «Non sarà una passeggiata, ma siamo obbligati a puntare al massimo – dice Pretto, dg dei veronesi – . È la classifica a suggerircelo. Il cambio di allenatore (da  Bagatti a  Colella,  ndr) ha dato i suoi frutti: la squadra ha ritrovato l’identità che aveva smarrito. Peccato per l’ultima sconfitta col Sudtirol, che tra l’altro ci priverà di una pedina importante come   Rolfini (espulso e quindi squalificato,  ndr). Ci eravamo avvicinati alla salvezza diretta, illudendoci un po’. Ora siamo a -6, la possibilità di non disputare i play out c’è ancora (qualora le due sfidanti fossero separate da più di 8 punti,  ndr), ma sono calcoli che lasciano il tempo che trovano perchè non dipende solo da noi. Di certo verremo al Martelli per fare risultato. Magari dovremo cercare di tenere il Mantova lontano dall’area di rigore, visti i tanti penalty che si guadagna..». Questo il parere di Pretto sull’Acm: «Ha un buon organico, può vincere o perdere con chiunque. Merita la posizione che occupa, gli è mancata solo continuità per stare un po’ più avanti. Non scordiamoci che si tratta comunque di una neopromossa. Conosco bene i tifosi mantovani, so quanto siano ambiziosi. Ma direi che, dopo quello che hanno passato negli ultimi anni, possano essere soddisfatti». Per Pretto sarà la quarta volta al Martelli da ex: «La prima tra i professionisti – sottolinea – : è questa la particolarità. Per il Mantova dovrebbe essere la norma, per noi è un’anomalia che ci rende orgogliosi».
Sergio Fincatti, che del Legnago è dirigente accompagnatore, si aspetta una partita combattuta: «Entrambe le squadre hanno un obiettivo da raggiungere – osserva – . Prevedo battaglia, una gara da 1X2. Noi crediamo ancora alla salvezza diretta, anche se purtroppo ci siamo complicati la vita perdendo col Sudtirol. Ci ha penalizzato l’espulsione, esattamente come il Covid nei mesi scorsi condizionò non poco la nostra stagione. Ora però stiamo bene: l’arrivo di mister Colella ha comportato un cambio di mentalità». E il Mantova? «È una squadra d’attacco – osserva Fincatti – . E, se ha beneficiato di tanti rigori, è perchè va spesso in area avversaria. Tornare al Martelli per me sarà un’emozione: al Mantova ho vissuto anni complicati, ma non privi di soddisfazioni». A trascinare i biancorossi ci sarà  Guccione, che Fincatti ha contribuito a lanciare tanti anni fa: «Vederlo in cima alla classifica cannonieri non mi sorprende – dice – . Filippo è un trascinatore, un esempio per tutti i compagni. A Mantova ha trovato la sua dimensione ideale e sono contento che abbia deciso di rimanere».