Calcio Serie C – L’ex Prina: “Equilibrio e serenità: così il Mantova può salvarsi”

Luca Prina
Luca Prina

MANTOVA Vincere i play out? Lui sa come si fa. Parliamo di Luca Prina, che nel 2016 proprio agli spareggi riuscì a salvare il Mantova, in condizioni molto simili a quelle attuali: gara di ritorno in casa e due risultati su tre a disposizione. L’avversario era il Cuneo: in Piemonte finì 0-0, al ritorno l’Acm s’impose 1-0 con gol di Masiello.
Mister, fu un’impresa tutt’altro che scontata…
«La considero uno dei maggiori successi della mia carriera».
Ci torneremo. Ora spazio al presente: si aspettava Mantova e Albinoleffe ai play out?
«No. Vi dirò: chi mi ha sorpreso di più è l’Albinoleffe, che dispone di attaccanti di assoluto valore. Ho visto più di una partita dei bergamaschi e la mia impressione è che non siano mai stati squadra».
E del Mantova cosa pensa?
«Il Mantova l’ho visto dal vivo a Novara. È una squadra che ha subìto troppi gol, ma credo che con Mandorlini abbia trovato la persona giusta per gestire queste situazioni».
In che senso?
«Intanto metterà mano all’aspetto difensivo, cercando quell’equilibrio che in queste partite diventa decisivo. Ricordo che noi nel 2016 subimmo solo un gol nelle ultime 5 partite di campionato e nessuno nei play out. E poi Mandorlini, con la sua esperienza, è uno che sa navigare bene in condizioni delicate. L’ha detto subito dopo la partita col Padova: “non perdiamo la calma, stacchiamo per tre giorni e recuperiamo le energie”. Così dev’essere».
Il ritorno in casa e il doppio risultato: quanto pesa questo vantaggio per il Mantova?
«È un vantaggio sì, ma minimo. Noi all’epoca lo tenemmo da parte, nel senso che andammo a giocare a Cuneo come se fosse il primo tempo di una partita di 180 minuti. La mia volontà era far capire ai ragazzi quanto fosse importante non prendere gol, per togliere ansia e pressione».
A chi gioverà di più la sosta?
«La risposta ce la darà il campo. In generale, credo che entrambe le squadre abbiano subìto un notevole dispendio di energie. Quindi diventa fondamentale sfruttare questa settimana per recuperarle e gestirle in vista della doppia sfida. Anche qui vorrei ritornare al 2016».
Prego…
«La prima settimana dissi ai ragazzi di non pensare alla partita. Organizzai allenamenti perlopiù ludici, con tornei in palio. Giusto per allentare la tensione. Soltanto la settimana successiva entrammo nel vivo della preparazione. Avrei voluto andare in ritiro dal mercoledì, ma non se ne fece nulla».
Che altro ricorda di quell’esperienza?
«Arrivai e perdemmo tre partite di fila. L’ambiente era spaventato. Ho cercato di mettere tranquillità la squadra e devo dire che, dopo 7 anni, mi rimane la soddisfazione di aver fatto qualcosa d’importante per la piazza di Mantova».
Per chi farà il tifo mister Prina il 6 e il 13 maggio?
«Premesso che considero l’Albinoleffe una società modello e degna del massimo rispetto, il mio tifo non può che andare al Mantova. Per l’affetto che la piazza mi ha riservato e per i ricordi che ancora conservo con piacere».