MANTOVA La prima volta non si scorda mai. Si dice sempre così. Anche quando si segna il primo gol tra i professionisti. Ieri, nel match con la Pergolettese, la prima rete nei professionisti per i giocatori del Mantova Davide Bragantini e Giacomo Fedel. Due gol non banali, per come sono arrivati; e decisivi perchè di fatto hanno permesso al Mantova di chiudere una partita che era ancora apertissima. «È stata una grossa emozione – ha commentato Bragantini – . Era da un po’ che cercavo questo gol. Purtroppo non arrivava mai. Ma, dopo tanto lavoro, sono riuscito a sbloccarmi». Un gol che arriva dopo una grande prestazione. Sempre pericoloso con la palla tra i piedi, ottimi spunti per i compagni e movimenti da attaccante vero. «Dopo il gol ero stremato. Ho allargato le braccia per rifiatare e sentire l’esultanza del pubblico». Un entusiasmo che sta diventando sempre più contagioso e questo sicuramente aiuta molto per la crescita dei giovani: «È fondamentale – prosegue – perchè non è facile ambientarsi in una piazza così importante. La passione dei nostri tifosi ci sprona sempre di più». Terza partita da titolare e Possanzini ha trovato un’arma in più: «Il mister ci mette sullo stesso livello, siamo tutti titolari e cerchiamo sempre di dare il meglio».
Per Fedel un finale di preparazione travagliato, con un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi. Ieri il primo gol dopo qualche apparizione: «Sono davvero contentissimo. Una grande emozione veramente». Mantova primo in classifica e che non smette di stupire: «Come ci siamo detti in queste settimane, dobbiamo goderci il momento, pensando a gara dopo gara». Il gol. Una lunga cavalcata seguendo il passo di Suagher: «Gli devo una cena, su questo non c’è dubbio. Mi ha fatto un assist al bacio». E ora anche per Fedel potrebbe aumentare il minutaggio: «Stare in panchina e guardare i compagni è una sofferenza unica. Sapevamo che avremmo affrontato una squadra molto forte e l’abbiamo studiata bene durante la settimana».