MANTOVA Ripresa. Nel senso di risalita. Ma anche di rimonta. E pure di secondo tempo. Tutte queste accezioni del termine “ripresa” si addicono perfettamente al Mantova targato Galderisi, tornato al settimo cielo dopo il 3-1 rifilato al Seregno.
Prima accezione: ripresa sinonimo di “risalita”. Qui parlano chiaro i risultati e la classifica. Da quando mister Nanu si è accomodato sulla panchina biancorossa sono arrivati 14 punti in 8 partite (media di 1,75 contro lo 0,94 della gestione Lauro), frutto di 4 vittorie e 2 pareggi. È migliorato sensibilmente anche il saldo dei gol segnati: ora siamo a 1,25 a partita contro lo 0,83 di prima. Ed è migliorato perfino quello dei gol subiti, sia pur d’un soffio: 0,88 a gara contro 1 dell’era Lauro. La classifica ringrazia: dalla zona play out, il Mantova si è arrampicato fino al decimo posto (in realtà 11esimo, causa scontro diretto sfavorevole con l’Albinoleffe).
Ma “ripresa” è anche sinonimo di “rimonta”. Col Seregno è riuscita in pieno, visto che i biancorossi hanno addirittura ribaltato lo svantaggio. Ma anche contro Pro Vercelli e Albinoleffe Guccione e compagni erano stati capaci di acciuffare il pari dopo essere andati sotto. Ovviamente questo dato lo si può leggere in due modi opposti: positivo, se si evidenzia la capacità della squadra di reagire alle avversità; negativo, se si sottolinea la cattiva tendenza ad andare sotto nel punteggio, visto che poi non sempre si riesce a recuperare (vedi le gare con Piacenza e Juve). In tre casi il Mantova è riuscito a passare in vantaggio per primo ma, almeno contro Legnago e Giana, dopo aver rischiato più volte di capitolare. Da questo punto di vista, un impatto più aggressivo non guasterebbe.
Questa peculiarità di “squadra diesel” la riscontriamo anche nella terza accezione del termine “ripresa”: quella che si riferisce al rendimento nei secondi tempi. Emblematica la distribuzione dei gol: il Mantova ne ha segnati soltanto 2 nel primo tempo (con Legnago e Trento) e ben 8 nel secondo. Cinque di questi 8 sono arrivati negli ultimi 20 minuti di partita, altra testimonianza di una squadra capace di trovare risorse (anche grazie ad un efficace gestione dei cambi) quando le energie fisiche vengono meno. Viceversa, dei 7 gol presi, ben 6 sono stati subiti nel primo tempo e solo uno (Piacenza) nella ripresa. Il Mantova appare dunque come una squadra che cresce alla distanza, magari dopo essersi complicata la vita. Alla fine della fiera, contano comunque i risultati. E su questo fronte, da un paio di mesi a questa parte, non ci si può lamentare.