Calcio Serie C – Masiello: “Voglia di Mantova e dell’abbraccio dei tifosi”

Ettore Masiello
Ettore Masiello

MANTOVA Torna a parlare, dopo quasi un mese di silenzio, il presidente del Mantova  Ettore Masiello. Da Viserbella, sua abituale meta estiva, traccia un bilancio a 360 gradi sulla marcia d’avvicinamento dell’Acm alla sospirata Serie C, il cui campionato scatterà il 27 settembre.
 Presidente, partiamo dal tema più gettonato in questi giorni: l’allenatore. A che punto siamo?
«L’annuncio arriverà a breve, diciamo che è una questione di giorni. Visto che la stagione partirà il 27 settembre, ci siamo presi il tempo giusto per scegliere bene».
 Girano tanti nomi: da Modesto a Gilardino, a un segretissimo “mister X”…
«Sono tutti papabili. I requisiti su cui ci siamo focalizzati sono due: esperienza in categoria; e capacità di valorizzare i giovani. Sappiamo che la C non sarà affatto semplice».
 Cosa comporterà il salto di categoria?
«Sul campo l’asticella si alzerà non poco, ma questo lo vedremo in campionato. A livello societario, la C comporta una ristrutturazione che ci ha indotti ad inserire nuove figure nell’organigramma: dal segretario generale Marconato al fianco di Laura Vaccari, allo Slo (responsabile della relazione con i tifosi,  ndr), fino all’addetto stampa. Non dimentichiamo, poi, l’adozione dei protocolli anti-Covid, che speriamo si possano alleggerire a breve. In questa opera di rinnovamento, Verona ci ha dato una mano».
 Verona, appunto. Come si è evoluto il rapporto con l’Hellas?
«La C richiede un’organizzazione diversa rispetto alla D e il poter contare sul sostegno e i suggerimenti del Verona è importante. Ma attenzione: non si tratta di “dipendere” dal Verona. Qui si parla di sinergie necessarie per il bene del Mantova e grazie alle quali il Mantova stesso si consolida. Vorrei far notare che siamo al terzo anno con la stessa proprietà: da quanto tempo non accadeva a Mantova?».
 Il centro sportivo è un progetto avanzato?
«Stiamo trattando, grazie alla collaborazione del sindaco Palazzi. Intanto abbiamo sistemato i campi laterali del Te, dotando anche il Paccini di un sistema di irrigazione. Dopo il proficuo accordo con la Mantovana e l’Accademia Caridi per il settore giovanile, il passo successivo sarà proprio l’allestimento del centro sportivo».
 Sorgerà a Borgochiesanuova?
«Probabilmente sì, siamo sulla strada giusta. L’area comprende tre campi grandi e due piccoli che speriamo di utilizzare per le giovanili già a settembre-ottobre».
 Cosa pensa della cancellazione della Coppa Italia?
«Penso sia una scelta giusta. Il campionato prevede già molti turni infrasettimanali, non c’era spazio per la Coppa».
 Quando si radunerà indicativamente il Mantova?
«Dobbiamo ancora stabilirlo, ma penso dopo Ferragosto».
 Come immagina il prossimo campionato?
«Mi auguro che il Mantova faccia parte del girone B. Triestina, Padova, Cesena e Modena sono avversarie affascinanti, che rimandano ai tempi della Serie B».
 Che ruolo reciteranno i biancorossi?
«Non ci perderemo in proclami o chiacchiere. L’obiettivo sarà il mantenimento della categoria».
 Che Mantova vorrebbe ammirare in campo?
«Una squadra giovane, di gamba, che sappia lottare e giocarsela con tutti».
 Contento delle conferme di Guccione e Scotto?
«Molto. Parliamo di due ragazzi che hanno dimostrato appieno il loro valore ed anche in C saranno protagonisti».
 Altinier? Ci sarà anche lui?
«Qui entriamo in un campo che non mi compete. Se ne occupa il direttore sportivo».
 Questione stadio: come procedono i lavori di ammodernamento?
«Secondo tabella. Ora siamo concentrati sulla nuova area hospitality riservata agli sponsor, che sorgerà al posto del bar sotto la tribuna. Questo verrà spostato ed anche il bar della curva Te subirà un restyling. Altri interventi sono in corso per opera della Tea sul potenziamento energetico, sul rinnovamento delle docce. Insomma, il “vecchio” Martelli sarà ancora all’altezza di ospitare un bel campionato professionistico».
 Avete già pensato alla campagna abbonamenti?
«È ancora presto. Bisogna capire se e in che modo sarà consentito l’accesso ai tifosi».
 Il ministro Spadafora si augura un graduale ritorno alla normalità per settembre…
«Sarebbe bellissimo. Abbiamo tutti voglia di calcio giocato. E di viverlo con l’abbraccio dei tifosi».