Calcio serie C – Mille non più mille: Mantova-Cesena vista da Chiara

corazon

MANTOVA 13 dicembre, Santa Lucia. Al Martelli Mantova-Cesena. Gemellaggio tra le tifoserie, con tanto di striscioni che inneggiano all’amicizia verso i fratelli della “Curva Mare”. Confesso che tanto acclarato amore non mi tange, sono vecchia e ricordo ancora la sconfitta al Manuzzi (2 a 1) che praticamente ci condannò alla retrocessione in serie C. Era il ‘73 ed ero presente, ancorché giovanissima. Poi anni ed anni di serie minori. Comunque sono pronta a confrontarmi con i tifosi bianconeri: i romagnoli (r.).
A Davide che scrive “Mantova e Cesena per sempre amici”, Roberto risponde “Basta ca vinsema nuatar” e Brutto Gnocco “In campo non si fanno sconti. Ci si saluta prima e dopo la partita”. Anche Severo è giustamente… severo: “Forza ragazzi, vinciamo noi, poi Mantova e Cesena insieme al bar”.
Nebbia fitta. Alessandro romagnolo (r.) commenta “Cesena sta alla piadina come Mantova sta alla nebbia”. In campo si aggirano fantasmi grigi, specie verso i distinti. Antonio “Spegniamo quei cartelloni pubblicitari!”; Tonino “Nebia e fumana!”. Andrea: “Spettacolo indecoroso per chi paga!”.
Al 12’ primo gol del Cesena. Alessandro (r.) “Gooool, Steffè. Pallone che sbuca dal nulla dalla sinistra e colpo di testa vincente. Il Mantova non ci ha capito niente… forse non ha visto niente”. Mirko conferma “Non ho visto nemmeno la palla muoversi”.
La difesa sembra in serata no, col cervello in pappa e le gambe molli. Così al 16’ passa di nuovo il Cesena. Sempre Alessandro (r.) “Qui davvero il portiere non ha visto nulla. Palla che è sbucata dal nulla in mezzo alla nebbia”, ma Giancarlo (r.) “Vabbè, da 16 metri dovrebbe averla vista!”. “Il Mantova è gentile: fa già i regali di Natale al Cesena” dice Marcus. Maria Rita chiede “Ma perché gioca Vano?”. Risponde Marco “Forse perché nel Mantova non può giocare Van Basten”.
Alla fine del primo tempo Gianni dichiara “Loro due tiri e due gol, noi quattro occasioni e siamo a zero. Vince chi la butta dentro!”. Come dargli torto. Antonella (r) “Dai burdel!”, Lorenzo (r) “Peccato non si veda niente!”. Il che è opinabile perché Dante scrive “Speriamo nella nebbia”. “Per non vedere le asinate?” chiede Renzo. Eppure Moreno non molla “Dai, dai, animoooooo”.
Il secondo tempo inizia come era finito il primo: Mantova in attacco, gioco e pallino in mano ai biancorossi, ma non si riesce a segnare. Nemmeno a porta vuota. Nardi il loro portiere para sempre o vede la palla uscire fuori alla sua destra. Inevitabile come la morte, al 28’, retropassaggio suicida di Esposito e terzo gol! Oriano “Due tiri e tre gol”. Alberto cerca di consolarsi “Se proprio si doveva perdere, meglio con loro che con altri”, ma Giovanni non è convinto “Gemellaggio non vuol dire regalare” e su questo non c’è proprio nulla da obiettare.
Mirko insiste “Non ho visto nemmeno questo. Visto nulla per tutta la partita. Sconfitta nemmeno vista” ognuno si consola come può. Alessandro (r.) chiede “Ma in porta chi c’è, topo Gigio?”. Chiara risponde “No, Tozzo Gigio. E pensa che fino ad oggi il portiere ci aveva salvata dal peggio”.
Il Mantova molla. Cerca una prima volta di segnare nella sua porta, finché al 90’ ci riesce. Oriano “Mi correggo: due tiri, quattro gol. Se eravamo in credito con la fortuna abbiamo pagato tutto”.
Finisce così. 4 a 0 per il Cesena. Andrea “Disastro!”, Ivan “S. Lucia biancorossa amara quest’anno”. E’ vero Ivan, ci ha portato solo 4 pere. Cristian “Che palpata ragass”. Emanuele “Difesa dispersa nella nebbia”. Gallo (r.) “Alla difesa del Mantova darei un bel 6 da dividere tra i difensori e il portiere. Circa 1,20 a testa…”. Marco (r.) “Spiace per gli amici di Mantova”. Emanuele non ne è convinto e scrive a lettere cubitali “INTANTO I FRATELLI DELLA CURVA MARE SE NE VANNO CON I TRE PUNTI!”. E Luigi “L’è Santa Lucia, bisogna esar bun!”. Buoni d’accordo, ma non tre volte… o quattro. Perché, come si dice dalle nostre parti, tri volti bun, as diventa cuiun. (Chiara Sanguanini)