Calcio serie C – Pinton: “Mantova, fuori l’orgoglio. Dobbiamo battere la Pro Patria”

Matteo Pinton

MANTOVA E’ l’uomo del momento in casa Mantova: Matteo Pinton. Terzino sinistro di grande corsa e coraggio. E’ stato lui a inventarsi quel tiro dai 30 metri che si è stampato sulla traversa prima di sbattere sul portiere della Pergolettese e finire in rete. Il grande Jannacci avrebbe detto “per fare certe cose ci vuole orecchio…”. E non solo, aggiungiamo noi.
Matteo, raccontaci quell’attimo. Arriva la palla e poi?
«E poi mi è venuto istintivo tirare. Mancava pochissimo alla fine della partita e per fortuna è andata bene».
Un vero e proprio gollonzo…
«Esattamente come quello di Berti in un derby. Di gol così se ne sono visti su tutti i campi. E mi fa piacere aver segnato così…».
Pergolettese ammutolita e grande festa in casa Mantova. Ma è stata una festa amara…
«Piuttosto che niente è sempre meglio un punto, ma una cosa è certa: bisogna fare di più, conquistare punti pesanti per risalire la classifica. Altrimenti è dura».
Un secondo tempo complicato quello di Crema: lo svantaggio, la contestazione e un Mantova che non è riuscito a riprendersi…
«Sicuramente la contestazione dei tifosi non ci ha fatto piacere, ma loro ci seguono sempre e giustamente vogliono il massimo da noi. Da parte nostra l’impegno c’è stato, abbiamo cercato di isolarci, ma per avere i tifosi dalla nostra parte bisogna ottenere dei risultati».
Sabato c’è la sfida con la Pro Patria, uno scontro diretto: l’occasione migliore per trasformare i fischi in applausi…
«E’ una partita fondamentale per tutti. C’è poco da dire, bisogna vincere e basta»
Come mai il Mantova fa così tanta fatica negli scontri diretti?
«Facciamo fatica, ma Pergolettese a parte, nelle altre gare abbiamo sempre fatto bene creando tante palle gol. Detto ciò, siamo stati anche sfortunati. Secondo me il Mantova meritava qualche punto in più in classifica».
Annata storta per gli attaccanti biancorossi…
«Quest’anno va così, speriamo tornino a segnare presto. I nostri punti di riferimento sono Caio (De Cenco ndr) e Guccione. Per il resto tanti giovani che hanno bisogno di crescere e abituarsi alla categoria».
Annata complicata anche per te, ora ti stai ritagliando un po’ di spazio…
«Non sarò certo io a commentare le scelte dell’allenatore. Cerco di dare il massimo durante la settimana e poi alla domenica è sempre l’allenatore a decidere».
Tommaso Bellini