Calcio Serie C – Stefano Franchi: “Mantova, vinci a Piacenza e salvati”

Stefano Franchi festeggia un gol ai tempi del Mantova
Stefano Franchi festeggia un gol ai tempi del Mantova

MANTOVA Altro giro, altro scontro salvezza per il Mantova. La scorsa settimana era toccato a Denis Godeas presentare la sfida con la Triestina. Stavolta, per il match col Piacenza, abbiamo contattato un altro doppio ex amatissimo da entrambe le tifoserie: Stefano Franchi. Per lui tre stagioni nel Mantova (2010-13), due e mezzo nel Piacenza (2015-18). Con entrambe le squadre ha centrato una promozione in C: Mantova nel 2011, Piacenza nel 2016. Oggi è team manager del Lumezzane, in testa nel girone B di Serie D con tre punti di vantaggio sull’Alcione: «Una bella esperienza – racconta – . Anche se ogni tanto mi verrebbe voglia di saltare in campo e invece me ne devo stare calmo in panchina (ride). Fortunatamente gioco ancora negli amatori. E qualche gol continuo a segnarlo…».
Franchi esordisce con una considerazione malinconica: «Guardo la classifica e vedo che nelle ultime posizioni ci sono tre mie ex squadre: Mantova, Piacenza, Pergolettese. Venendo alla partita di domenica, devo ammettere che non mi aspettavo il Mantova così giù. Vale anche per il Piacenza, o meglio: immaginavo che gli emiliani dovessero lottare per la salvezza, però non li avrei mai previsti ultimi in classifica. Detto ciò, quella di domenica sarà una partita fondamentale per entrambe. C’è poco da fare: devono vincere. Il Piacenza non ha proprio scelta anche perchè, continuando a perdere punti, nel caso dovesse comunque raggiungere i play out, rischierebbe di non farli per la regola del +8. Ma pure il Mantova deve vincere: troppo ghiotta l’opportunità per accontentarsi di un pareggio. Serve una sterzata». Secondo l’ex numero 10 biancorosso, allo scontro diretto si presenteranno due squadre se non in salute, almeno in fiducia: «Il Piacenza viene da un 1-1 a Padova, il Mantova dalla vittoria con la Triestina. Sono risultati che incrementano l’autostima, in un girone davvero complicato dove non puoi dare nulla di scontato».
Resta il fatto che, al di là della difficoltà del girone, il Mantova stia conducendo un campionato deludente. «Mi dispiace soprattutto per la gente – sottolinea Franchi – . Conosco bene la passione dei mantovani e so quanto patiscono quando le cose non vanno bene. Mi sembra di aver capito che con Corrent ci sia stata un po’ di confusione: troppi cambi di modulo, dovuti magari a qualche infortunio di troppo. Una squadra deve trovare una sua fisionomia, altrimenti diventa tutto più complicato. Poi va anche detto che la pressione dell’ambiente non ha aiutato il mister. È un peccato perchè di Corrent si parlava molto bene a livello giovanile». Ad ogni modo, il presente si chiama Andrea Mandorlini. Franchi benedice la scelta: «Con la sua esperienza e il suo carisma porterà sicuramente qualcosa in più ai giocatori. Lo ha già dimostrato nelle due partite che ha guidato. Da tifoso del Mantova quale sono, mi auguro che sia lui a trascinare la squadra alla salvezza».
Stefano indica quali possono essere i due uomini chiave del match di domenica: «Per il Piacenza scelgo Cesarini, il più estroso: col suo talento può risolvere la partita. Per il Mantova sapete che ho un debole per Guccione: è vero che segna di meno rispetto a qualche anno fa, ma è un altro che col pallone tra i piedi può inventarti qualsiasi cosa».
Ma per chi tiferà Franchi? «A Piacenza ho vissuto stagioni bellissime: tanti gol, record di punti in D, due derby vinti con la Cremonese… Però il mio legame con Mantova resta insuperabile. Non posso che tifare per l’Acm e augurarmi con tutto il cuore di rivederla il prossimo anno in Serie C. Magari contro il “mio” Lumezzane».