Calcio Serie D – Mantova, Morgia ha un sogno: “Duemila tifosi a Ponte San Pietro”

Massimo Morgia
Massimo Morgia

Mantova “Tutti a Ponte San Pietro”. È il mantra che accompagnerà la settimana del Mantova. Ad estendere l’invito, ovviamente ai tifosi, ha cominciato lunedì il ds Righi. Ieri è stata la volta dell’allenatore  Massimo Morgia che, a dire il vero, ha sempre battuto su questo tasto.
 L’appello – Il tecnico biancorosso parla chiaro: «L’apporto del pubblico, a maggior ragione in questa fase finale, è fondamentale. Se sono venuti in 1.000 a Como, mi piacerebbe vederne 2mila a Ponte San Pietro. In fin dei conti, là era tutto da decidere, mentre domenica la posta in palio sarà molto più alta. Mantova merita un’altra categoria, ma questo obiettivo lo dobbiamo conquistare insieme. Per questo chiedo a tutti di starci vicini e di venire in massa a Ponte: più siamo e più facciamo valere il nostro entusiasmo».
 Il ruolo di capolista – Da pochi giorni il Mantova comanda la classifica, dopo un mese e mezzo ad inseguire. «Ma per noi non è cambiato niente – si affretta a precisare Morgia – . O meglio: è cambiato che, mentre prima se arrivavamo a 90 punti non eravamo sicuri di vincere il campionato, ora lo siamo (il Mantova ha 69 punti e ne rimangono 21 a disposizione,  ndr). Il problema è che, se invece di vincerle tutte ne pareggiamo una, arriviamo a 88 e il Como potrebbe superarci a 89. Per dire che un punto di vantaggio è ancora poco. L’unica convenienza è che adesso siamo noi a “gestire” la matematica».
 Numeri da urlo – Dopo la sosta, il Mantova ha ripreso da dove aveva interrotto. «Ho rivisto la partita con la Pro Sesto – racconta Morgia – . L’abbiamo condotta noi, con il 63% di possesso palla e 8 conclusioni in porta contro le 5 loro. Un altro dato interessante è che, nelle 10 gare del girone di ritorno, abbiamo fatto gli stessi punti delle prime 10 d’andata. Stiamo viaggiando a ritmi supersonici. Nessuno in Serie D ha fatto meglio di noi. Anzi nessuno in Italia, a parte – ma di poco – la Juve».
 L’inerzia del duello – Che contraccolpo può avere avuto sul Como la perdita del primato in classifica? «Non lo so – risponde il mister – . Sicuramente stare dietro è più faticoso, perchè la pressione è maggiore. Ma, come dicevo, è tutto aperto. E, da parte nostra, non c’è nessun vantaggio da amministrare. Per quanto riguarda l’impegno del Como a Rezzato, dico che i bresciani possono avere tutte le motivazioni del mondo, ma non saranno mai pari a quelle del Como».
 Il Pontisola – Quanto all’avversario del Mantova, non va per nulla sottovalutato: «È in salute – conclude Morgia – e non lotta per niente, quindi vorrà mettersi in evidenza. Giocherà per la gloria, ma noi giocheremo per un trofeo. E per questo siamo tenuti a mettere in campo tutte le componenti di cui disponiamo per conquistare i tre punti».