Calcio Serie D – Olli, ds della Calvina (ed ex mancato): “Mantova squadra da battere”

Eugenio Olli
Eugenio Olli

Mantova In almeno un paio di circostanze (dopo il fallimento del 2017 e nell’anno successivo) ha seriamente accarezzato l’idea di diventare il direttore sportivo del Mantova. «È vero – risponde  Eugenio Olli – . Se il Mantova fosse stato affidato a  Marai  sarei stato io il ds. Mi sarebbe piaciuto tanto e sono anche convinto che avremmo fatto buone cose. Lo ammetto: un po’ di amaro in bocca mi è rimasto. Ma il passato è passato. Il mio presente si chiama Calvina».
Proprio così: quella Calvina che domenica terrà a battesimo proprio il Mantova. «Non abbiamo le ambizioni dei biancorossi – afferma Olli – , ma non verremo al Martelli rassegnati. La Calvina è al secondo anno in D e con Marai ha aperto una nuova era. Per noi sarà una sorta di anno zero, in previsione di una crescita che contiamo di inseguire velocemente. Il recente acquisto di  Bracaletti dimostra che anche la Calvina può dire la sua».
E del Mantova cosa pensa il navigato dirigente bresciano? «Tutto il bene possibile – risponde – . Senza ombra di dubbio è la squadra da battere. Non ha punti deboli in organico. L’attacco, in particolare, ha un potenziale da categoria superiore. E meno male che domenica manca  Altinier…». In panchina, poi, c’è un allenatore che Olli conosce bene: « Brando era il vice di  Scienza alla FeralpiSalò. Io ero il ds. Mi fa piacere sia approdato a Mantova. Ha personalità e idee chiare. Certo, la sua sfida comporta anche dei rischi. Ma, se fai l’allenatore, devi accettarli. E lui ha le qualità per vincere».