MANTOVA «L’unico campionato da vincere, in questo momento, è quello della vita». Lo afferma il vicepresidente del Mantova Gianluca Pecchini, come tutti confinato in casa nella speranza che si allenti l’emergenza. Comprensibilmente non c’è molta voglia di parlare di calcio: i riflettori, a livello non più solo nazionale, vanno puntati altrove. «È una situazione impensabile, quella che stiamo vivendo – afferma Pecchini – . Una situazione che ci vede tutti coinvolti e allo stesso tempo uniti, in un senso di solidarietà verso chi sta correndo i rischi più grossi. Il mio pensiero va ai medici, agli operatori sanitari, ma anche alle cassiere dei supermercati e alle forze dell’ordine che vigilano affinchè tutti restino a casa. Sembra di essere in un film di fantascienza, invece è la realtà». Il numero due di viale Te parla con cognizione di causa, avendo una figlia chirurgo che, come tutti i medici, vive in trincea questa drammatica emergenza sanitaria. La Nazionale Cantanti, di cui Pecchini è direttore generale, ha promosso nei giorni scorsi una raccolta fondi per sostenere la terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano: «Abbiamo raccolto 35mila euro – spiega – , ma dobbiamo arrivare a 70mila. La campagna proseguirà fino al 12 aprile (2 euro tramite sms al numero 45527 oppure 5 euro chiamando da rete fissa, ndr). È il momento di rendersi utili, ognuno come può e con i mezzi che ha. Io cerco di farlo in questo modo. Per il resto, non è più nemmeno tempo di appelli: stare a casa è diventato un ordine e, come tale, va eseguito per tutelare gli interessi di tutti».
Parlare di calcio in questo contesto, come dicevamo, è molto difficile. «L’avversario da battere ora è il coronavirus – riprende Pecchini – . Quello sarebbe il gol più bello e importante. Certo, ogni tanto il pensiero corre comunque al Mantova. Direi che, in questi giorni tristi, è quasi consolatorio farlo. Personalmente sono sempre speranzoso che si possa riprendere il campionato a maggio. Vorrebbe dire che queste misure restrittive hanno avuto effetto, anche se ci vorrà molta prudenza». Tuttavia, più passano i giorni e più perde quota l’ipotesi di concludere il campionato. La posizione del Mantova, in questo caso, è arcinota: «Io sto con Galliani», riassume Pecchini, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni dell’ad del Monza («se non si puo tornare a giocare – queste le parole dell’ex dirigente milanista – , sarebbe giusto cristallizzare la classifica all’ultimo turno disputato»). «Ad ogni modo – riprende Pecchini – , mi piace pensare che ci sarà un punto di ripartenza. Un grande evento che decreti la fine dell’emergenza e sia simbolo di rinascita a livello mondiale. Potrebbero essere le Olimpiadi o qualsiasi altra manifestazione. Nell’attesa, lasciatemi concludere con due incoraggiamenti: forza Ballardini e forza Lisi!».