Calcio Serie D – Righi: “Mantova, tifosi fondamentali nella corsa alla C”

Righi afferra Morgia per trascinarlo sotto la curva
Righi afferra Morgia per trascinarlo sotto la curva

Mantova La sua sfrenata esultanza, alla notizia dello 0-0 del Como e al fischio finale di Mantova-Pro Patria, è già diventata virale sui  social.  Emanuele Righi ha dato sfogo a tutta la tensione accumulata nelle ultime settimane, coinvolgendo nel suo tripudio chiunque gli capitasse a tiro e trascinando mister  Morgia sotto la curva. Il giorno dopo è tempo di stemperare gli entusiasmi e riportare tutti alla realtà.
 E qual è questa realtà, direttore?
«È che siamo sereni. Felici, certo, perchè sarebbe ipocrita negarlo. Ma allo stesso tempo tranquilli e consapevoli che i 21 punti ancora disponibili sono tanti».
 Insomma, piedi per terra…
«Più che altro serenità. Avete visto il Classe, che abbiamo affrontato in amichevole la scorsa settimana? Ultimi in classifica, domenica sono andati a vincere a Modena. Noi stessi siamo riusciti a sorpassare il Como nella domenica sulla carta più difficile. Perciò, stiamo calmi».
 Sta di fatto che nel prossimo turno il Como va a Rezzato. E rischia grosso…
«Per noi non sarà più semplice, contro un Pontisola che gioca un gran bel calcio ed è allenata da uno dei tecnici più bravi della categoria (il 38enne Curioni,  ndr). Sono convinto ci sia margine per un controsorpasso del Como. E per uno successivo del Mantova».
 Cosa o chi può fare la differenza nelle rimanenti sette partite?
«La gente. Io avevo lanciato una sfida bonaria prima della gara con la Pro Sesto: superare le 2.500 presenze allo stadio. Pensavo non ce l’avremmo fatta, invece sono felice di essermi sbagliato. Ora sono curioso di vedere in quanti ci seguiranno a Ponte San Pietro. Il sostegno dei tifosi è fondamentale».
 Come le è venuto in mente di trascinare di peso Morgia sotto la curva?
«Il calcio vive di sentimenti, di emozioni. Io lo vivo così, e il mister pure. Era giusto concedergli la ribalta. E sono certo che non gli sia dispiaciuto ricevere gli applausi dei tifosi».
 A proposito: voi due farete ancora parte del Mantova il prossimo anno?
«Sia io che Morgia siamo in scadenza. Non ho elementi per rispondere».
 I risultati vi stanno dando ragione…
«Non è una questione di risultati. È una decisione che prenderà la proprietà. Di una cosa sono sicuro: qualunque essa sia, sarà una decisione presa per il bene del Mantova. Io sono profondamente grato alla proprietà per la fiducia che mi ha concesso. Mi ha dato carta… bianchissima, nonostante fossi alla prima esperienza da direttore sportivo. Penso di aver fatto bene il mio lavoro, ma lungi da me crearmi aspettative».
 Meglio tornare alla volatona per la C. Dopo il pieno di emozioni di domenica, non c’è il rischio di un rilassamento, sia pure inconsapevole?
«Il mio vanto è di aver scelto, oltre che degli ottimi calciatori, dei bravi ragazzi. Maturi e consapevoli che è proprio questo il momento di raddoppiare gli sforzi. Vincere a Mantova non è come farlo in un’altra piazza. È speciale. Perciò, niente distrazioni».