Calcio Serie D – Valentini (Mantova): “Coronavirus, un’emergenza che ci responsabilizza”

Michele Valentini
Michele Valentini

MANTOVA Dopo quasi due mesi ai box causa infortunio,  Michele Valentini aveva fatto il suo rientro nella sfortunata trasferta in Franciacorta, subentrando nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Poi l’emergenza Covid-19 ha travolto tutto e tutti, ed anche il centrocampista del Mantova ha dovuto rivedere le sue priorità. Di questa pandemia, Michele offre una chiave di lettura diversa: «È una situazione che ci responsabilizza molto – dice – . Ci hanno passato la palla, per usare un gergo calcistico: ora tocca a ognuno di noi comportarsi responsabilmente, per il bene di tutti. È una sfida tosta, ma dobbiamo impegnarci a vincerla».
Come trascorri le tue giornate?
«Sono a Imola. Fino a qualche giorno fa uscivo a correre in collina, ora rimedio con il tapis-roulant della mia ragazza Federica. Alterno corsa e lavori di forza, sperando di tornare presto in campo».
E poi?
«Il resto è tempo libero. Fino a un certo punto: io e Federica abbiamo deciso di regalare alcuni vestiti ai poveri e li stiamo scegliendo. Un lavoraccio, però a fin di bene. Che ci tiene molto impegnati».
Capitolo Coronavirus: hai compreso subito la gravità della situazione?
«Devo dire che all’inizio l’ho un po’ sottovalutato. Poi, parlandone con i miei amici, ho capito che lo scenario era davvero grave. Il sovraffollamento degli ospedali è l’aspetto più pericoloso e inquietante. Ora vediamo cosa succede nelle prossime due settimane: speriamo di vedere la luce».
Premesso che parlare di calcio in questa situazione è paradossale, che impatto avrà questa lunghissima sosta sul campionato, ammesso che riprenda?
«Se riprendiamo, dovremo giocare ogni 3-4 giorni per concludere il campionato. Con il caldo che influirà non poco. Il Mantova ha un organico ampio e attrezzato: questo è il vantaggio che dovremo sfruttare».
E se non fosse possibile concludere il campionato?
«Cancellare la stagione sarebbe ingiusto e io non voglio crederci: chi ha investito tanto si ribellerebbe. Piuttosto congeliamo le classifiche, anche se mi spiacerebbe molto».
Perchè?
«Perchè tutti noi meritiamo non solo di vincerlo, questo campionato, ma anche di festeggiare sul campo questo traguardo. Se non fosse possibile, sarebbe una gioia a metà. Oltretutto causata da circostanze drammatiche».
Che bilancio puoi fare della tua prima stagione mantovana?
«Ho vissuto alti e bassi. In alcune partite mi sono espresso bene, in altre meno. L’infortunio mi ha un po’ condizionato, specialmente tra fine novembre e inizio dicembre. Poi a gennaio ho alzato la mano e mi sono fermato».
Da questo infortunio eri appena uscito, prima della sospensione del campionato…
«Sì, diciamo che almeno questa lunga sosta mi ha permesso di migliorare la condizione. Magari non sarò al top, ma ho una gran voglia di lasciare il segno nelle ultime partite. Per questo spero si riparta presto. Vorrebbe anche dire che l’emergenza è alle spalle».

Gabriele Ghisi