Lilla (Fra) L’attesa è finita. Ci siamo: il Tour de France parte oggi da Lilla e tra i suoi protagonisti quest’anno, per la prima volta nella sua carriera da professionista, ci sarà anche Edoardo Affini del Team Visma Lease a Bike. Il campione di Buscoldo è pronto – si parte con la Lilla-Lilla di km 184,9 – dopo aver affrontato con i compagni di squadra un ritiro in quota a Tigne, per preparare questa importante esperienza. Come di consueto lo staff tecnico gli ha chiesto di essere di supporto ai suoi capitani, Wout Van Aert per gli arrivi di tappa, e Jonas Vingegaard per la classifica generale.
Edoardo, come ti senti?
«Sono pronto per vivere al massimo questa esperienza al Tour. L’emozione è tanta, ma ora devo pensare solo a lavorare per la squadra».
La Visma, insieme alla Uae Emirates e alla Quick Step, è tra le formazioni favorite; questo è pesato sul lavoro che avete svolto in preparazione?
«Siamo consapevoli che saremo tra gli atleti più controllati dagli avversari, ma noi dobbiamo svolgere il lavoro programmato senza troppi affanni».
Ci sarà una strategia di base o vivrete alla giornata?
«Una strategia c’è, ma vedremo giorno dopo giorno anche come evolve la competizione per determinare le scelte».
Ci sarà qualche tappa in cui potrai dire la tua?
«Con molta probabilità la cronometro in programma nella quinta tappa; per il resto sulla carta non ci sono tracciati a me congeniali, ma se in qualche caso la situazione mi dovesse favorire, io tenterò di dire la mia».
In contesti come questo quanto è importante il fattore alimentazione?
«In tutte le gare l’alimentazione ha un ruolo determinante; in competizioni di questo rilievo lo sarà ancor di più sia prima di ogni tappa, durante la gara ed anche dopo».
Sino a ieri del Tour ne sentivi parlare dai tuoi compagni di squadra; da oggi lo vivrai in prima persona: qual è il tuo primo pensiero?
«Questa manifestazione dispone di una macchina mediatica incredibile e anche questo influisce sul lavoro che dobbiamo svolgere. È vero: sino a ieri sentivo i miei compagni di squadra parlare delle sensazioni che si provano ad affrontare questa competizione. Per quel che mi compete, ne parliamo al termine!».
Gli italiani al Tour oltre a te saranno dieci; dal tuo punto di vista chi potrebbe emergere da questa competizione?
«Milan sin dalla tappa inaugurale potrebbe puntare a vestire la maglia gialla; Ganna credo abbia ottime chance per la crono di mercoledì e vedo bene anche Trentin».
Come spieghi il successo di Filippo Conca ai Tricolori?
«Prima cosa non bisogna dimenticare che Conca ha vissuto 4 anni da professionista; poi è rimasto fuori dalle dinamiche dei vertici del ciclismo; ora credo che troverà sicuramente una squadra Pro Tour o Professional. A lui, che ha realizzato un sogno, penso vada riconosciuto il merito di averci creduto sino alla fine». Paolo Biondo