Ciclismo prof – Salvate il soldato Affini: la missione è riconquistare l’azzurro per gli Europei in “casa Jumbo”

Edo

Mantova La classe operaia, nel ciclismo degli ultimi anni, non va più in paradiso. Le vittorie di prestigio se le contende un ristrettissimo manipolo di fenomeni, che agli altri lascia appena le briciole. L’ultima dimostrazione è arrivata nella corsa in linea del Mondiale, dominata dall’olandese Mathieu van der Poel, accompagnato sul podio da altri due funamboli della bici, il belga Wout Van Aert e lo sloveno Tadej Pogacar. Il meglio che il ciclismo possa offrire adesso in una gara di un giorno. A Glasgow non è andato Edoardo Affini, escluso dal Ct Bennati anche per le prove a cronometro. Il campione di Buscoldo non ha potuto così difendere l’argento conquistato nella staffetta “mista” della passata edizione (l’Italia ieri è arrivata quinta, anche per colpa di un salto di catena nella frazione femminile). E certamente la mancata convocazione brucia parecchio, anche perchè Affini non si perdeva una rassegna iridata dal 2016 – era ancora Under 23 – e proprio a Glasgow, nel 2018, aveva trionfato nella cronometro degli Europei riservata appunto agli U23.
I prossimi campionati continentali si disputeranno a Drenthe, nei Paesi Bassi, dal 20 al 24 settembre e TorpEdo farà di tutto per esserci. Perchè l’Olanda è ormai la sua seconda casa, visto che là vive la fidanzata e ha sede la Jumbo Visma, il club per il quale corre ormai da tre stagioni e che gli ha rinnovato il contratto per altrettanti anni, anche se con la maglia dei calabroni Edo non ha ancora vinto una corsa a livello individuale. Nel dream team giallonero Affini ha davvero poco spazio per svestire i panni del gregario e ritagliarsi qualche soddisfazione personale. Ha scortato Primoz Roglic sulle strade del Giro d’Italia, contribuendo in maniera importante al trionfo dello sloveno, anche se il prezzo da pagare è stata una minore competitività nelle prove a cronometro. Dove non ha brillato (eufemismo) anche ai Campionati Italiani. Edo sarebbe stato probabilmente prezioso nella corsa in linea dei Mondiali, ma Bennati ha preferito puntare sui corridori usciti dal Tour, che la Jumbo ha dominato, stavolta col danese Jonas Vingegaard, ma Affini ha visto dalla poltrona. Non farà nemmeno la Vuelta di Spagna ed è un peccato visto che l’anno scorso aveva indossato per un giorno la maglia rossa di leader. La Jumbo porta tutte le sue punte e lui va in panchina. A Ferragosto sarà invece al via della Burgos, a caccia di quella vittoria che tra i prof gli manca ormai da quasi quattro anni, quando ancora correva per la Mitchelton-Scott. Manca un mese agli Europei e quello è il target da puntare. Perchè il giallonero gli dona, ci mancherebbe, ma noi lo vogliamo vedere di nuovo in maglia azzurra. A braccia alzate.