Ciclismo – Super Affini, primo centro da professionista al Giro di Norvegia

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Edoardo Affini vince al Tour of Norway (foto Getty Images)

SANDEFJORD (NOR) Al Giro di Norvegia il mantovano Edoardo Affini conquista la prima vittoria da professionista. Il portacolori della Mitchelton-Scott si è aggiudicato la quarta tappa, l’Arendal-Sandefjord superando poi nel finale i compagni di fuga Andreas Skaarset (Uno X Norwegian) e Sander Armee (Lotto Soudal). «E’ la mia prima vittoria da professionista – afferma Affini – e mi ricorderò sempre questa giornata. E’ incredibile. E’ stata dura, siamo partiti subito forte. Sono riuscito ad andare in fuga e con gli altri c’è stata una buona collaborazione, tanto da tenere lontano il gruppo. Entrati nell’ultimo chilometro, ho pensato di farcela. Dopo le ultime due curve ho trovato un’ottima posizione e mi sono detto: vai a tutta e se ti prendono, non ha importanza. Sono davvero felice, è una sensazione incredibile». Tappa divertente quella di ieri al Tour of Norway, la Arendal-Sandefjord di 224 km. Dopo molti km, ecco la fuga di giornata: a comporla Edoardo Affini (Mitchelton-Scott), Sander Armée (Lotto Soudal), Rasmus Quaade (Riwal Readynewz), Tom Scully (EF Education First), Anders Skarseeth (Uno-X Norwegian Development) e Daniel Turek (Israel Cycling Academy). Il gruppo lascia spazio agli attaccanti, che entrano ai meno 80 km con 4′ di margine per poi conservare 2’25” ai meno 30 km e 1’40” ai meno 20 km; il gap scende a 1’20” ai meno 16 km, quando la corsa transita sotto il traguardo. Poco dopo il passaggio è previsto l’ultimo strappetto; tra gli attaccanti Scully non ce la fa più e si stacca, nel gruppo prova a movimentare la corsa Yves Lampaert, seguito da Sep Vanmarcke e da una quindicina di colleghi. Diversi attacchi si registrano nel gruppo, ma nessuno ha buon esito. I cinque attaccanti hanno speranza: ai meno 10 km possiedono ancora 50’’. Ai meno 7.5 km Armée decide di attaccare guadagnando qualche metro, ma è riassorbito dagli altri quattro ai meno 6 km. Arrivati sotto l’arco dell’ultimo km, i cinque collaborano sino al rettilineo conclusivo di 350 metri, dove si danno battaglia con una volata di “resistenza”, considerando le scarse energie rimaste dopo una giornata così impegnativa. A vincere con una volata potente è Edoardo Affini: il più giovane dei cinque. Per il talentuoso ventiduenne mantovano è la prima gioia tra i pro’. Ottima giornata per la sua Mitchelton-Scott, che aveva esultato poco prima al Giro d’Italia con Esteban Chaves.
La classifica generale vede Edvald Boasson Hagen conservare la maglia gialla. Ma il norvegese del Team Dimension Data si salva per la migliore somma di piazzamenti su Edoardo Affini, che va ad appaiarlo. Oggi altra frazione interessante da Skien a Drammen di 159.7 km.