MANTOVA Grande Castellaro. Dopo cinque ore e trenta minuti (un record come durata), espugna Sommacampagna, rimanendo in vetta nel massimo campionato di tamburello, dove è stato raggiunto da Arcene e Solferino. Il big match è stato incerto e tirato. I veronesi hanno vinto il primo set per 6-4: equilibrio sino al 2-2, poi i veneti hanno allungato. I collinari non si sono dati per vinti e sono partiti forti nel secondo set: avanti 3-1, sono stati acciuffati ma poi si sono imposti 6-4. Battaglia serrata nel tie break. Castellaro vinceva 7-3, ma il Somma si è portato sul 7-6 ma i collinari in maniera cinica chiudevano 8-6. Dice Arturo Danieli, patron del Castellaro: «Sono quelle sfide nelle quali le due squadre hanno paura di perdere e cercano di stare attenti a non commettere errori. Perso il primo set non ci siamo persi d’animo, abbiamo raggiunto la parità e con sofferenza vinto il tie break. Restiamo primi con Arcene e Solferino, che domenica si affrontano mentre noi riceviamo il Sabbionara. La lotta per lo scudetto resta aperta e incerta, ma noi ci siamo!».
Il Solferino, con Mario Spazzini presidente e tecnico causa indisposizione di Leonardi, non ha avuto problemi nello sbarazzarsi con un doppio 6-1 del Cavaion. La squadra si è mostrata in salute e pronta per la sfida diretta del prossimo turno in casa dell’Arcene. «Poco da dire sulla gara – afferma Mario Spazzini – . Sul piano tecnico c’era una grossa differenza. Siamo pronti per Arcene. Dovremo giocare come sappiamo, al meglio delle nostre possibilità».
Sabato la Cavrianese aveva vinto senza molta fatica il derby col Guidizzolo, mentre il Ceresara aveva dovuto far ricorso al tie break per avere ragione, davanti al proprio pubblico, dei trevigiani del Fontigo.