Segno Il Solferino ha provato a mettere i bastoni fra le ruote ancora al Castellaro come in campionato, ma alla fine i ragazzi di Baldini hanno vinto al tie-break e conquistato la finale di Coppa Italia. Non ha deluso le attese della vigilia il primo derby mantovano, riedizione della semifinale di un anno fa che sorrise al team del presidente Mario Spazzini, poi ko in finale con l’Arcene. Le due squadre si sono date battaglia per oltre tre ore mezza, contendendosi la finale fino all’ultimo quindici. Primo set al Castellaro, che dal 3 pari, inanellava tre giochi consecutivi che gli consentivano di chiudere 6-3 e incamerare il primo set. Non domo il Solferino rientrava nel secondo, deciso a vendere cara la pelle, e grazie ad un’ottima prestazione collettiva, impattava vincendo 6-4. Si andava quindi al tie break, che in un susseguirsi di emozioni sorrideva al Castellaro. Chiudendo 8-6 si guadagnava così la possibilità di portare a casa domani sera la sesta Coppa Italia della sua storia. Sempre nella località del Trentino e sempre alle ore 21, affronterà in una sfida tutta mantovana la vincente di Cavrianese-Guidizzolo, gara andata in scena ieri. «La nostra non è stata un grande prestazione – spiega il presidente Arturo Danieli – Avevamo Luca Festi non al massimo della condizione. Si è limitato a fare quanto era nelle sue possibilità. Il pareggio era il risultato giusto. Il tie-break è una lotteria, come i calci di rigore nel calcio». Replica per il Solferino uno sconsolato patron Mario Spazzini: «C’è tanta amarezza per come è andata. Quando abbiamo avuto la possibilità di andare in vantaggio, abbiamo sbagliato tutto. Male il primo set, ci siamo ripresi nel successivo ma nel tie-break sei falli da noi commessi sono stati determinanti per il successo del Castellaro».