Tamburello Serie A – Solferino è l’arbitro della volata scudetto: “Niente calcoli, dobbiamo vincerle tutte”

Il Solferino
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SOLFERINO Tre giornate alla fine del campionato più avvincente di sempre. Tre squadre in vetta alla classifica (e la quarta a -1). Tre scontri diretti, uno dietro l’altro, per il Solferino, vero arbitro della volata scudetto. Lo spettro incombente dell’Arcene non fa dormire sonni tranquilli a Mario Spazzini, presidente della compagine collinare. In questa stagione, infatti, la formazione bergamasca guidata in campo dai fratelli voltesi Bertagna ha già vinto il confronto dell’andata al tie break e, più nettamente, la recente finale di Coppa Italia. Nei turni successivi, il Solfe affronterà poi il derbissimo col Castellaro, già sconfitto tre volte in stagione, per poi chiudere con la trasferta a Sommacampagna. Ma è chiaro che la partita chiave è proprio quella di domenica. Bisogna vincerla per forza. «Sarà dura, molto dura – afferma Spazzini – non abbiamo alternative alla vittoria, considerato che negli ultimi due turni dovremo affrontare Castellaro e Somma, mentre l’Arcene avrà la strada in discesa. Dobbiamo giocare con molta calma, sbagliare il meno possibile, cercare di non commettere errori. Affrontiamo una squadra giovane, ma che sa il fatto suo, gioca bene e sbaglia poco. Lo abbiamo già visto nei precedenti scontri diretti, nei quali però non ci siamo espressi al meglio».
«La lotta scudetto quest’anno è più avvincente che mai – prosegue il massimo dirigente del Solferino – certo, se l’Arcene domenica ci batte fa un passo decisivo avendo poi due gare facili, almeno sulla carta. Ma anche il Castellaro potrebbe essere avvantaggiato: sa come si vince il tricolore e nel prossimo turno dovrebbe avere vita facile col Sabbionara, mentre il Sommacampagna dovrà fare molta attenzione alla Cavrianese. Meglio, comunque, non fare troppe previsioni a lunga scadenza, ma giocare una partita per volta. Noi sappiamo che per conquistare lo scudetto dobbiamo vincerle tutte, ora concentriamoci sull’Arcene».
Spazzini, come domenica scorsa contro il Cavaion, siederà in panchina anche nel prossimo match nel ruolo di direttore tecnico al posto di Quinto Leonardi, che ha problemi fisici. «In campo vanno i ragazzi – conclude – e sanno cosa devono fare».