CASTEL GOFFREDO Dopo tre stagioni trascorse in serie A2, la Brunetti Castel Goffredo torna nel massimo campionato, affiancando dunque nuovamente la squadra maschile alla femminile. La promozione è arrivata dal match dell’ultima giornata del girone A, disputato sul campo del Marcozzi Cagliari. In Sardegna si sono affrontate la prima e la seconda. Ai goffredesi, che avevano due punti di vantaggio, sarebbe bastato anche un pareggio per festeggiare il salto di categoria. E 3-3 è stato. Luca Bressan ha conquistato la consueta doppietta, battendo per 3-0 Stefano Curcio e Maxim Kuznetsov, e in mezzo ai suoi successi ci sono stati quelli locali di Kuznetsov, per 3-1 su Marco Bressan, e del nigeriano Shola Oyetayo, per 3-1 su Leonardo Bassi. Proprio quest’ultimo, il più giovane della compagnia, ha rimontato Curcio da 1-2 a 3-2, portando a casa la vittoria decisiva. Ininfluente il 3-0 conclusivo di Oyetayo su Marco Bressan.
«La promozione – racconta il direttore tecnico castellano Alfonso Laghezza – era un obiettivo d’inizio stagione e dunque siamo tutti felici di averlo raggiunto. Abbiamo incontrato qualche difficoltà strada facendo e fino all’ultimo il risultato è stato incerto e ora che è arrivato possiamo festeggiare. Avevamo una squadra composta da giovani e soprattutto da ragazzi cresciuti nel nostro vivaio e questo è un ulteriore motivo di orgoglio per la società e per il paese».
Protagonisti sono stati il 23enne Luca Bressan, che ha chiuso imbattuto con 13 successi, il 21enne Marco Bressan (8 vittorie e 3 sconfitte) e il 16enne Leonardo Bassi (5 successi e 2 battute d’arresto). «Luca è stato il nostro trascinatore, il punto fermo. Gli abbiamo chiesto di fare il numero 1 e quest’anno è stato molto più costante dei precedenti e ha trasmesso tranquillità ai compagni. Marco è molto migliorato a livello di atteggiamento e del modo di stare in campo e i numeri lo dimostrano. Leo deve ancora maturare, è chiaro che la A2 non è un campionato facile per lui. Gli manca moltissima esperienza, però ha le qualità giuste e il tempo gioca a suo favore. Oggi contro Curcio ci ha portato un punto fondamentale, anche se si vedeva che lui e anche gli altri erano un po’ tesi. Robert è stato bravo a gestire la squadra. In alcuni momenti ha provato anche a dare il suo contributo come atleta, ma rivestire entrambi i ruoli nel migliore dei modi e quasi impossibile e ha capito che la freschezza e la voglia di vincere dei giovani erano l’arma in più, che in effetti ci ha portato a centrare l’obiettivo».
Torna dunque in A1 una società capace di vincere nella sua storia ben cinque scudetti. «Ritengo proprio che confermeremo la nostra presenza – afferma Laghezza -. A fine stagione la dirigenza farà le sue valutazioni, come sempre quando accettiamo una sfida è per ben figurare e non per fare le comparse. Abbiamo anche la compagine femminile e competere fino all’ultimo su entrambi i fronti richiede un notevole investimento. Per ora ci godiamo questo traguardo».