MANTOVA Tra Gabbiano Mantova e Banca Macerata sarà la “bella” a decidere quale sarà la prima delle due formazioni promosse in A2. Gara-1 al Gabbiano, gara-2 a Macerata con qualche rimpianto per i biancazzurri, prima in Lombardia e poi nelle Marche. La formazione di coach Serafini potrà giocarsi il match point al PalaSguaitzer perché nella regular season ha ottenuto più punti di Macerata. Un vantaggio da sfruttare. I tifosi virgiliani sono chiamati a raccolta. Anche oggi, dalle ore 20 alle 21 sarà possibile acquistare i biglietti di gara-3 proprio al PalaSguaitzer.
Dopo un giorno di riposo il Gabbiano ha ripreso gli allenamenti che porteranno al match che decide una stagione. Del momento che la squadra sta vivendo, abbiamo parlato col centrale Andrea Miselli che torna col pensiero a gara-2: «Rimane ancora un pizzico di rabbia, perché in due occasioni siamo andati molto vicini a fare la storia. Ma non va dimenticato che affrontiamo una squadra che non fa mistero dei suoi obiettivi. Ce la siamo giocata a viso aperto fino alla fine e alla pari. Così ci dicono le due finali giocate finora. Affrontiamo fiduciosi l’ultima sfida di domenica. Continueremo a lavorare in palestra con la ripresa degli allenamenti, come abbiamo sempre fatto. Con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto per tutto il campionato e lo stesso impegno che ci ha portato fino a questo punto. Aver perso gara-2 servirà a preparare la prossima analizzando i dettagli da sistemare con lo staff. Ma è ancora presto. Lo faremo con calma preparandoci in questi giorni negli allenamenti che precedono la sfida (sono in programma tre sedute dopo la prima di ieri sera, ndr)».
Miselli prova a spiegarci le insidie di gara-3. «Macerata è formazione con individualità importanti come Penna e i centrali Fall e Sanfilippo. È squadra fisica e che in gara-2 non ha mai mollato anche quando era in chiara difficoltà. Difficile dire cosa deciderà la sfida tecnicamente, perché le squadre si equivalgono e saranno i dettagli a fare la differenza. Credo però che sarà molto importante l’aspetto psicologico per due formazioni che adesso si conoscono. Guai ad andare mai nel panico quando servirà stringere i denti, come hanno fatto loro in gara-2».
Inutile dire che il PalaSguaitzer dovrà essere una bolgia e spingere il Gabbiano alla vittoria. «Il pubblico – conclude Andrea – può trascinarci e dare una bella mano. Avere questo vantaggio è importante. Deve essere un fattore determinante, il giocatore in più. Fermo restando che tocca a noi essere pronti a sfruttare ogni occasione che la partita ci offre».