MANTOVA Diamo a Cesare quel che è di Cesare: quella di Emanuele Padella è stata una grande partita. Un giocatore così serviva davvero per la retroguardia biancorossa. Grande carisma e tanta esperienza. Ma già si sapeva. Ieri il suo esordio con la maglia del Mantova. «Esordio migliore non ci poteva essere – spiega il difensore biancorosso – . Sono contento della prestazione e della prima vittoria al Martelli. Sapevamo quali fossero i loro punti deboli e siamo stati bravi a sfruttarli. Andiamo avanti e testa già alla Pro Sesto». A chi gli rivolge i complimenti per aver portato alla squadra determinate caratteristiche, il difensore risponde così: «La squadra era già molto forte, c’è un gruppo compatto con giovani molto forti come Ghilardi e Pierobon che secondo me possono arrivare in alto». Sul volto qualche segno dovuto a qualche colpo proibito: «In Serie C è così, con tante palle sporche. Chi vince più duelli poi porta a casa la partita. A differenza loro, avevamo tanta voglia di vincerla questa sfida». Un Mantova diverso rispetto a quello visto a Trento: «In quella gara abbiamo giocato su un campo che non ha favorito una squadra tecnica come la nostra. Con il Lecco si è visto un Mantova voglioso». Buon impatto con la piazza: «I tifosi si sono fatti sentire, tocca a noi portare sempre più gente allo stadio».
A fargli da eco il vice capitano Matteo Gerbaudo. Un Gerbaudo alle vecchia maniera: «Sono soddisfatto. Ho passato un periodo un po’ difficile con un problema al ginocchio, che sto curando con Zanini e ora torno in carreggiata». Gerbaudo esulta per la vittoria: «Tappa fondamentale – spiega – . Volevamo reagire alla sconfitta di Trento e complimenti a tutti. Detto ciò, bisogna pensare alla gara di Sesto. Dobbiamo trovare un po’ di continuità. Stiamo cercando di trovarla e sono sicuro che arriverà al più presto».
