Calcio Serie C – Mantova in estasi tra applausi, record e un sogno che ormai è quasi realtà

MANTOVA Peccato non si possa fermare il tempo. In casa Mantova lo farebbero subito, per godersi ogni singolo istante di questo momento magico. Il momento in cui tutti hanno preso coscienza che la Serie B è cosa fatta. E ci si gusta fino all’ultimo passo la marcia che porterà al verdetto matematico, atteso tra due settimane o forse tre o quando sarà. Certi che quel verdetto sicuramente arriverà. Emblematica la scena dopo il fischio finale del match col Fiorenzuola, con i giocatori rimasti in campo per 10 minuti a lasciarsi travolgere dai cori dei tifosi, totalmente immersi nella festa collettiva. Senza la voglia di scendere negli spogliatoi. La squadra ai piedi della città, la città ai piedi della squadra. E tutto intorno applausi scroscianti, riconoscimenti che arrivano da ogni dove, record sbriciolati.
Prendiamo le parole di Luca Tabbiani, tecnico del Fiorenzuola, in sala stampa: «Il Mantova – ha detto – sta facendo qualcosa di fantastico. Ha un modo di giocare che in C non si vede. È un divertimento, anzi un esempio per tutti. Merita solo i complimenti». Questo appassionato attestato di stima fa il paio con quello di altri allenatori, giocatori e addetti ai lavori che forse inizialmente avevano snobbato il cammino del Mantova. E che ora (non è mai troppo tardi) si sono resi conto che non è un bluff. Anzi non lo è mai stato. I complimenti arrivano anche dai tifosi avversari, come si può leggere sui social. Insomma tutti concordi, finalmente: quel che ha compiuto e sta compiendo il Mantova è un autentico capolavoro. Costruito con competenza e coraggio dalla dirigenza, partendo dalle macerie di una retrocessione; plasmato dall’impegno quotidiano, dalla determinazione e dalla serietà di allenatore, tecnici e calciatori; fortificato dalla partecipazione di una piazza che dal “giorno zero” (ovvero da prima che tutto prendesse forma) ha sposato il progetto con immenso trasporto.
A questo punto, come dicevamo, ci si può divertire coi record. Snocciolando numeri che fanno impressione. Come le 24 vittorie in Serie C, le stesse del Piccolo Brasile che nel ’59 ottenne la prima, storica promozione in B nello spareggio di Marassi. O come la strepitosa media-punti: 2,41 a partita. E ancora: i 65 gol segnati senza un vero bomber d’area. Già che ci siamo, giusto per limitarci ai match-winner della partita col Fiorenzuola, citiamo le 14 reti di Francesco Galuppini, ora in vetta alla classifica marcatori; e gli 8 di Antonio Fiori, di anni 21, scovato in D nella misconosciuta Vastogirardi. Un plauso anche alla difesa, che non prende gol da tre partite come già accaduto nella seconda, terza e quarta giornata. Sono tutti record ritoccabili, per rendere ancora più memorabile la stagione. I biancorossi ci proveranno, è fuor di dubbio. E sarà quello l’unico buon motivo per non fermare il tempo…