MANTOVA Sabrina Tartarotti è stata riconfermata alla presidenza provinciale di Aido per i prossimi quattro anni. La nomina durante l’assemblea provinciale tenutasi presso la sala polivalente di Malavicina di Roverbella. «Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a ciascuno di voi per avermi concesso questa preziosa opportunità. La vostra fiducia – sono state le parole con cui la Tartarotti si è rivolta al pubblico in sala – mi ispira e mi motiva a impegnarmi ancora di più per il bene della nostra associazione e delle persone a cui dedichiamo il nostro amore e la nostra dedizione». All’atto della nomina erano presenti anche il direttore sanitario Asst Marianna Lorenzoni, il cop. Asst Mantova Alberto Biondo, il direttore Ats Val Padana Piero Superbi, il vicepresidente dell’Avis provinciale Donato Chiodini e il sindaco di Roverbella Mattia Cortesi, affiancato dalla delegazione regionale di Aido che ha presieduto l’assemblea. «Desidero inoltre ringraziare gli altri componenti del Consiglio e le varie cariche che collaboreranno con me per portare avanti le attività dell’Aido, sempre nel segno della coesione – ha aggiunto -. I nostri ultimi anni sono stati caratterizzati da sfide significative, dalla pandemia al conflitto nel cuore dell’Europa fino alle infinite questioni burocratiche con cui purtroppo abbiamo imparato a convivere. Tuttavia, abbiamo dimostrato una straordinaria resilienza e solidarietà nel superare tali ostacoli e nell’affrontare le difficoltà. Siamo cresciuti, abbiamo maturato e ci siamo rafforzati». L’Aido provinciale guardo quindi al futuro con fiducia e determinazione, sicura che con il vostro continuo sostegno e impegno realizzeremo grandi progressi per la nostra comunità e per coloro che dipendono dal nostro aiuto e dalla nostra solidarietà». L’ultimo pensiero è andato ai membri dell’Aido scomparsi, cittadini che hanno donato tempo e affetto all’associazione, contribuendo a raggiungere traguardi importanti. Un’assemblea dalla quale è emerso rinnovato entusiasmo da parte di Aido, nella consapevolezza di aver lavorato molto, di non avere mai abbassato la guardia anche nell’emergenza sanitaria con iniziative convegnistiche in videoconferenza e registrando, proprio nel periodo più “caldo”, casi eccezionali di trapianto di organi.
Matteo Vincenzi